You are viewing a single comment's thread from:

RE: Del recente passato e del prossimo futuro

in #ita6 years ago

@anedo io ho sempre considerato le tue argomentazioni molto pertinenti e, soprattutto, poste con molto garbo. Credo che con queste basi, non ci sia nessun problema di comunicazione. Io, ho criticato, sia il limite di due post per autori su PostIt, sia il divieto all'uso dei BOT. Critiche che in un caso sono state ascoltate nell'altro no. Questo significa che chi è al vertice, proprio nell'ottica di una crescita collettiva, pone in essere interventi migliorativi o quanto meno che nelle premesse siano tali.
Ovviamente un sistema democratico perfetto è tale quando si auto regolamenta, sia nelle cariche che nella gestione economica. In questo caso è un sistema zoppo perchè è innegabile (e lo abbiamo visto in questi giorni) che senza interventi di terzi che finanziano il progetto, la crescita di ognuno di noi sarebbe nulla.
Ecco perchè credo che in questa "democrazia-zoppa" bisogna trovare il giusto trade-off tra l'ascoltare tutte le proposte ed il fare sempre ciò che i vertici decidono.
La democrazia è sempre difficile da gestire, a maggior ragione quella digitale.
Pur essendo io un fermo sostenitore del libero pensiero, mi rendo conto che in questo contesto servono delle regole ferree a cui adeguarsi se no sarebbe il caos.
Io, dal canto mio, continuerò a dire quello che penso, sempre nel massimo rispetto delle persone e dei ruoli all'interno di questa community.

Sort:  

Grazie @marcuz, ti seguo e ti stimo.

D'accordo con quasi tutto quello che hai detto:

  • il vertice secondo me cerca di lavorare anche nell'ottica della crescita collettiva (se non pensassi questo smetterei di dire la mia e me ne scapperei a gambe levate).
  • sistema democratico perfetto? Difficile, ma secondo me non necessario, si può fare anche in altri modi, quello che non deve mancare però è il rispetto reciproco, che si misura anche nella capacità (qualità) di dialogo. Quindi, ben vengano anche sistemi verticistici dovuti al fatto che ci sono finanziatori che rendono possibile un percorso. Non mi pare che su questo abbia detto cose contrarie.

Ecco perchè credo che in questa "democrazia-zoppa" bisogna trovare il giusto trade-off tra l'ascoltare tutte le proposte ed il fare sempre ciò che i vertici decidono.

Secondo me una cosa è il percorso reso possibile dai vertici (con i loro finanziamenti) e un'altra cosa è il confronto, i vertici non possono permettersi (secondo me) di fare pressioni su come ci si confronta o come si dialoga, ma su questo punto (che non ha nulla a che vedere col percorso possibile solo con i finanziamenti) devono semplicemente partecipare alla pari (senza trincerarsi in una comunicazione che non può neanche definirsi "aziendale", direi più da editto), e per far questo non è neanche necessario un sistema democratico, basta volerlo.

Io non ho mai espresso dubbi sulla presenza dei ruoli o sulla legittimità di fare delle scelte, ho solo sottolineato la retorica del dire "siamo una comunità" e l'incapacità (o mancanza di volontà) di produrre un confronto paritario (questo sì che lo chiedo). Cioè ognuno partecipa dicendo quello che pensa (in modo sincero e leale) poi chi può decidere all'interno di certi ambiti deciderà (perché ha un ruolo per poterlo fare).