La COMADRONA e il PARTO in casa ❤
Ronald, la guida che ci aveva accompagnato sul vulcano Acatenango, durante i 2 gg di tracking ci aveva parlato di una esperienza che avremmo potuto vivere nel suo paese dove vive lui, un paesino sperduto in mezzo alle montagne chiamato: San Jose de Calderas.
SAN JOSE' DE CALDERAS
Mai avrei immaginato di arrivare fino qui per conoscere una realtà per noi occidentali sconosciuta: il PARTO in casa
Quando il nostro amico guatemalteco Ronald ci propose di incontrare la "comadrona", ossia una donna con esperienza che aiuta le mamme a far nascere i loro bimbi a casa", ho risposto prontamente SI !
In guatemala il parto a casa è normale e quindi il ruolo della "comadrona" è fondamentale.
Ciò che Ronald ci propose era di affiancare la "comadrona" come aiutanti nei parti che sarebbero dovuti avvenire nei prossimi giorni.
Io e Luca ci guardammo in faccia e sorridendo con una sincronia mentale incredibile, pensammo come potessimo tornare utili a una donna di tale esperienza.
Forse più di intralcio...
Tuttavia, l'entusiasmo era talmente alle stelle che accettammo la proposta; prendemmo un pulman da Antigua che con un viaggio di circa 1 ora che attraverso le montagne ci portò in questo paesino sperduto chiamato San Josè de Calderas.
Scesi dal pullman le persone che incontrammo per strada ci guardavano straniti, forse si chiedevano il perchè noi fossimo finiti li.
Noi, con il sorriso e la gioia di vivere questa meravigliosa esperienza, non ci stavamo ancora rendendo conto di cosa ci stava aspettando.
Ronald ci porto nella casa della mammma e ci fece conoscere la sua famiglia composta da sua mamma e 4 figli e tanti nipoti che sbucavano ogni minuto da ogni angolo.
La mamma ci accolse con un mega sorriso e le sorelle intimidite a fatica ci dicevano il loro nome.
Nella loro semplicità ci diedero ospitalità nella loro casa, mamma Luisa ci preparò un buonissimo pranzetto e attorno a quella stufa che ci riscaldava abbiamo cercato di integrarci con loro e conoscere sempre di più usi e abitudini di una famiglia guatemalteca spersa in mezzo alle montagne.
L'incontro con la "comadrona" è stata per me da brivido...
Quando ci avvicinammo alla sua casa, cercavo con gli occhi chi potesse essere tra tante donne presente.
E poi eccola! Si presentò e i miei occhi. La guardai da capo a piedi!
L'aspetto era di una donna anziana, con il viso segnato dalle rughe, con i capelli lunghi grigi intrecciati.
Indossava una gonna lunga fino a terra con un grembiule legato sul davanti.
Ero stranamente intimorita, forse da questa esperienza forte che questa donna mi stava per far rivivere.
La guardavo, cercavo in lei dei profumi, degli atteggiamenti, delle parole che mi facessero capire perchè cavolo eravamo finiti li.
Avevo mille cose da chiederle ma... un senso di rispetto e di timidezza non mi facevano parlare.
Il suo aspetto da donna matura che parlava con una voce pacata e sicura mi faceva perdere i miei pensieri nei suoi occhi.
Trovavo tutto così strano... ma così meraviglioso
Con la "comadrona" parlammo a lungo e condivise con noi usi e abitudini delle neo-mamme guatemalteche.
Ci disse: "I bimbi non sono ancora pronti per nascere e quindi dobbiamo attendere alcuni giorni"
Nel frattempo nella casa di mamma Luisa succede di tutto...
Con mamma Luisa a sgranocchiar pannocchie per preparare le tortillas per domani mattina
Mamma Luisa nella sua semplicitá, sempre con il sorriso
Che spettacolo di donna
La pappa é pronta!!
Caldo de pojo in tavola.. Evviva!!
Cerchiamo di renderci utili..
Qui l'acqua arriva solo 2 ore al gg e quindi va raccolta con il secchio e buttata in grandi contenitori che conservano l'acqua per 1 gg
Bisogna alzarsi presto: alle 06:00 perché inizia ad uscire a quell'ora
e in attesa che i bambini siano pronti a nascere assaporiamo il tempo che scorre lento qui.
Grazie Ronald per questa grande opportunità che ci hai messo a disposizione
Namastè
Elisa & Luca
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