ATTENTI A QUEI DUE CON LA GIACCA ROSSA!!!!

Cosa succede quando due “provincialotti” di Verbania (una provincia di 30.000 abitanti), espatriano all’estero per un’esperienza di lingua e di vita?

Innanzitutto, usano la strategia della stessa giacca per riconoscersi in una potenziale ressa! XD

Premetto che questo post non è generico, ma strettamente personale, volto a raccontarvi quella che è stata la nostra esplorazione di un paese straniero, in maniera ironica e con un pizzico di sarcasmo.

Quello che ho capito al termine del nostro viaggio è che non c’è frase più vera del:
<< chi parte per un viaggio, al suo ritorno, non è più la stessa persona di quando è partita>>.

Già a patto che tu sia consapevole, che dovrai avere una forte elasticità mentale e un grande spirito di adattamento, e noi (io e la mia ragazza Alessandra), la nostra avventura l’abbiamo iniziato proprio cosi:
impacchettando 2 valigie imbarcandoci su un aereo, che ci avrebbe portato in un luogo mai visitato, (Bristol, United Kingdom), senza ancora una fissa dimora (cosa impensabile per noi Italiani) senza un lavoro e senza saper dire una frase di senso compiuto, in Inglese.

Bene, e dunque ti starai chiedendo :

<<ma scusate voi 2 pazzi, ci state dicendo che avete dormito sotto un ponte >>?!

Ma no assolutamente no, beh ci è capitato di dover dormire in una stanza con un materasso a terra e lenzuola ancora bagnate dalla lavatrice😅, ma questo ve lo racconterò prossimamente…

abbiamo prenotato per le nostre prime 2 settimane una stanza tramite AIRBNB, però all’estero è molto differente rispetto all’Italia, in quanto in Italia quando ti appoggi a questo sito, solitamente trovi la tua casa vuota , con tutti i confort di un albergo si può dire, all’estero nel 90% dei casi, troverai al tuo arrivo una famiglia che ti accoglierà e ti darà una stanza della sua casa e se sei fortunato un bagno privato e condividerai i tuoi pranzi e le tue cene con persone sconosciute per il periodo prenotato.

Detta così spaventa e imbarazza allo stesso tempo, però ti ho parlato nella prima parte del mio racconto dell’elasticità mentale ricordi?

Ecco aprirsi a tutti gli aspetti della cultura del Paese scelto, ti permetterà di vivere la vostra avventura al 100%.

Bene, ricapitolando: ci siamo imbarcati su un aereo, senza casa, senza un lavoro, per un Paese sconosciuto, senza conoscere la lingua e nelle nostre tasche con solo una prenotazione di un alloggio per 2 settimane, con la speranza di non finire in una casa con un serial killer, ora sarete curiosi di sapere com’era il personaggio che ci ha accolti?!

Sapete trovo che la suspense sia la parte migliore delle storie!

Dunque premi il tasto SEGUI sulla mia home, per rimanere aggiornato sul mio racconto 😉

#staytuned