Storia di un accendino - Parte 4
Uno degli ultimi appuntamenti con il nostro amico preferito che per la prima volta si trovarà ad affrontare uno degli argomenti che più sconvolgono noi esseri viventi:
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Si chiama Sonia, è arrivata da poco e si è seduta affianco a noi. Adesso sono nella mano di lei, accendo la sigaretta che lui con cura aveva preparato prima che arrivasse. Un rituale magico, mi ha sconvolto, ha messo la cioccolata nella sigaretta, questa proprio non me l’aspettavo. Una fumata bianca molto intensa esce dalla sigaretta. Si guardano l'un l'altro in modo sfuggente. Non parlano, si tengono la mano e ascoltano il tuonare che proviene dal fondo della notte, io ho paura, loro anche. Perché siamo ancora qui?
Lui prende coraggio, si gira di scatto, la guarda e dice:
- Basta. Non ce la faccio più. Io non ti amo.
Queste sono le uniche parole umane che mi sentirete pronunciare, non ne citerò altre per il resto della trattazione. Non esistono altre parole che possano avere lo stesso impatto che mi hanno dato queste. Non credo di sapere di cosa stiano parlando. La mia fiamma ha perso tono da allora e non ritornerà mai più a splendere come un tempo quella frase ha cambiato il mio nuovo padrone e ha cambiato anche me. Lo sento sono diverso adesso.
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Ognuno per la sua strada, hanno parlato ancora per qualche minuto, hanno urlato, ma tutto è stato inutile, si capiva, l'unica soluzione possibile era stare lontani. Cerchiamo di controllare il mondo come noi controlliamo il nostro gas, anche se è una pura illusione. Noi nasciamo con il gas all'interno, ma esso non ci appartiene, è solo un nostro compagno di viaggio e lo regaliamo per un bene superiore. Infatti riflettendoci posso essere io, solo con i miei elementi che insieme collaborano per un obiettivo. La rotella zigrinata, la pietra che fa le scintille e accende il gas che fuoriesce. Tutto questo solo per il fuoco. Ahhhh quanto amo il fuoco, in quel momento credo di amare veramente. Da quando ho scoperto che lui non ama lei, io ho capito che significato ha questa parola. Non credo che non la ami più, semplicemente il tempo li ha cambiati e i loro elementi non collaborano più come un tempo.
Pensavo di essere diventato ormai un accendino adulto, di aver capito tutto e invece no. Quella maledetta frase mi ha devastato letteralmente, adesso non faccio che pensare a lui che non ama lei, a lei che ama lui e a me che amo entrambi ma nessuno mi pensa. Che tristezza, voglio essere amato. Ei tu moneta, che ne dici, mi vuoi amare?
:-) finale splendido.
Bellissimo, complimenti!