I 5 errori più comuni che ti fanno perdere le scommesse
Il mondo del betting è sicuramente un mondo affascinante ma piendo di insidie, e spesso il giocatore si ritrova con un pugno di mosche.
Esistono dei fattori endogeni ed esogeni che possono indirizzare il vento a favore o a sfavore.
Ho cercato di identificare le cinque principali ragioni per cui uno scommettitore perde, regolarmente.
- Scarsa capacità di analisi
- Errata gestione del bankroll
- Scarsi strumenti per scommettere
- Aspetti psicologici
- Compulsività
1) Scarsa capacità di analisi
Mi sono sentito in obbligo di creare una sezione apposita del sito, "Guida alle scommesse", al cui interno ho inserito diversi post circa l'analisi di un match, perché mi sono reso conto che la leggerezza, la superficialità con la quale si prepara una scommessa a volte è impressionante. Ho visto giocatori, soprattutto nelle varie agenzie Snai, Sisal, etc, prendere il palinsesto, studiare la classifica, e decidere di effettuare una scommessa.
L'analisi di un match PUO' partire da basi statistiche MA DEVE necessariamente INCLUDERE altri dati, altre considerazioni, soprattutto riguardanti le quote offerte. Troppo spesso ho sentito dire: "come fa la Juve a perdere col Pizzighettone in casa? E la danno a 1.40? E' UN REGALO!", e ovviamente.. l'esito non era quello previsto.
2) Errata gestione del bankroll
Tasto dolente per il 99% degli scommettitori, per il 99% dei trader finanziari, per il 99% delle persone là fuori.
Il fatto è che il proprio bankroll va gestito come se fossimo una banca, e il Money Management è l'unico strumento sensato per la difesa del proprio capitale.
Non è possibile giocare 100€ sulla propria squadra del cuore, e poi 20€ su una martingala, 5€ su un risultato esatto, e via dicendo.
Queste sono giocate estemporanee, che non porteranno nel lungo periodo a nessuna vincita.
Una volta stabilito il proprio capitale per le scommesse, questo va gestito SOLO ED ESCLUSIVAMENTE con un corretto Money Management.
3) Scarsi strumenti per scommettere
Non si può prescindere, nel 2017, dalla tecnologia.
Che questo ci piaccia o meno.
Avere una connessione internet veloce a casa è essenziale, soprattutto se si opera live, soprattutto se si opera nell'Exchange.
Avere uno smartphone che permetta di seguire e all'occorrenza operare anche se si è fuori, è essenziale per non perdere occasioni di betting.
Purtroppo una larga fetta di scommettitori ancora oggi è poco "evoluta" in termini di APP o VPN (chi le usa sa a cosa servono, senza bisogno che mi dilunghi), e questo è un bene, ma solo per i bookmaker, che su questa "ignoranza" costruiscono parte del loro vantaggio.
4) Aspetti psicologici
Questo è forse uno degli aspetti più delicati.
Dopo una domenica dove si è sbagliato tutto, lo scommettitore medio cade nello sconforto, si danna l'anima e invoca la sfortuna, cioè delega a un'entità sovrannaturale fuori di lui la capacità di segnare gli eventi.
Per scommettere invece serve avere un mindset forte, serve essere preparati alle bad run così come alle winning streaks, bisogna essere riposati e non distratti da altro (bollette da pagare, trasmissioni in tv, telefonate di amici o parenti, etc). Quando si scommette, si scommette. Stop.
I più bravi trader finanziari operano esattamente in questo modo. Quando operano, operano. Non esistono distrazioni.
L'aspetto psicologico va curato PRIMA di operare, per evitare di dover curare DOPO i danni creatisi per una cattiva gestione dello stress o della pressione.
5) Compulsività
La compulsività è strettamente collegata agli aspetti psicologici, ed è di fatto una delle cose che va tenuta maggiormente sotto controllo.
Spesso lo scommettitore riesce a operare in tutta calma dopo aver fatto delle buone analisi, ma poi soprattutto a margine di una bad run o di una winning streak, decide di fare "quella giocata in più", perché non è in grado di saper dire BASTA.
La compulsività è pericolosa perché rischia di farci bruciare quanto di buono abbiamo creato in una giornata o peggio ancora rischia di farci peggiorare il saldo, se già negativo, dopo una giornata storta.
Pianificare le proprie giocate, corretta gestione del bankroll e la lucidità mentale sono armi per ridurre al minimo questo fattore pericolosissimo che può danneggiarci.
Basti pensare che i bookmaker sono perfettamente consci della nostra vulnerabilità, e lo "spezzettamento" delle partite di calcio in diverse fasce orarie è proprio mirato a farci fare sempre quella giocata in più.
Vi faccio un esempio: anticipo di Serie A con partita sulla carta scontata. Questa partita salta, si torna perciò in agenzia per giocare le partite delle 15.00; se qualcosa va male c'è il posticipo delle 17.30 o altri campionati alle 18.00; se poi non dovesse bastare c'è il posticipo serale, e poi altri campionati nella notte. Chi non ha pianificato a inizio giornata (grazie all'analisi) su quali partite scommettere, si troverà letteralmente in balia degli eventi (sportivi).
fonte e maggiori dettagli: http://www.advancedbetting.net/hai-perso-anche-oggi/