Jago - Le sue opere a Villa Borghese
Foto originali dell’autore.
Jago
Al Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese, fino al 02 aprile, rimarranno esposte le opere di Jago (link al sito ufficiale), un giovane scultore di Frosinone che “opera” tra il Lazio e il Veneto.
Ieri ho visitato la mostra e ho pensato di fare qualche scatto, buona visione!
Habemus Hominem
Nel 2009 Jago realizza un busto di Joseph Ratzinger, allora Papa Benedetto XVI, l’opera di per sé era già interessante, ma la parte “divertente” arriva quando, nel 2013, Il Papa decide di rinunciare alla papalina e fornisce a Jago uno spunto per un’idea geniale: “spogliare” il papa dell’abito papale e “metterlo a nudo”.
Qui il video che mostra la “depapizzazione” della statua di Jago. L’artista sceglie di chiamare la sua opera “Habemus Hominem”.
FaceLock
Nel 2015 Jago si reca ad un ferramenta per comprare un morsetto e gli viene fornita l’idea per una delle sue opere più note, “FaceLock”.
Il morsetto infatti ha una forma identica alla f di Facebook, e l’artista sfrutta tale somiglianza per creare un’opera critica nei confronti del più famoso tra i social network.
L’opera è stata inevitabilmente criticata in quanto critica il mezzo utilizzato da Jago stesso per “diventare famoso”, la risposta dell’artista è stata:
In molti hanno visto nel mio lavoro dell’ipocrisia, come avessi criticato dall’interno uno strumento a me necessario, di cui io stesso faccio un largo uso, ma in realtà non ho mai fatto nulla del genere, ho proposto soltanto un immagine di ciò che in relazione ad un certo tipo di utilizzo mi sembrava essere un risultato inevitabile.
Se commentare negativamente un oggetto che utilizzi ti rende ipocrita, cosa sei se nel lo fai?
E a proposito di social l’artista è molto seguito e molto attivo su:
Facebook link
Instagram link
Youtube link
Infine al museo è esposta un’altra opera della quale non riesco a trovare sull’internet (probabilmente è nuova e io ieri ero preso a fotografare e non a leggere le descrizioni delle opere) e della quale posso dirvi il titolo: Venere e mi pare di aver capito che per la sua realizzazione si è ispirato a sua madre.
La posizione è quella della Venere di Botticelli, anche se la pelle è meno levigata, e la particolarità sta nella realizzazione degli occhi, che guardano lo spettatore a prescindere da quale sia la sua pozione (lo stesso vale per la statua di Joseph vista prima).
Insomma, se vi trovate per caso a Roma, e ancora per caso passate da Villa Borghese, potreste farci un pensierino (ah, la mostra è gratuita!).
Alla prossima!
L'articolo è molto interessante e come al solito le foto sono splendide!
L'esposizione delle opere sembra molto curata, ma gli scatti sembrano metterci a tu per tu con le sculture, coi loro dettagli, con la loro pelle.
Quelle pelli rugose e quegli occhi inquietanti...
Complimenti davvero, mi hai messo voglia di tornare a Roma :*
Devo dire che in questo caso le luci (che in fotografia sono tutto o quasi) mi hanno aiutato parecchio, grazie sempre!
Ho seguito proprio su faccialibro le opere... artista veramente dotato! Piace un sacco come lavora.
Un saluto, nicola
Anche a me è piaciuto molto!
interessanti le sculture, quella del morsetto un pò meno secondo me... sarei molto curioso di vedere la scultura di un bambino. Tornerà difficile mettere in mostra tutta la perizia tecnica nell'"intagliare" le rughe (che appunto in un bambino non ci sono) nel marmo (?)...
:)
Dai un'occhiata qui, è proprio una scultura di una bambino:)
ah perfetto :)
eh bello anche questo!