A volte per sognare serve tanta fantasia, altre basta mettersi in macchina e perdersi tra le meraviglie nascoste e lontane dal caos delle grandi metropoli.

Civita di Bagnoregio, nota anche come “la città che muore”, è un piccolo borgo di origini etrusche situato nella Tuscia Laziale, in provincia di Viterbo.

Sospesa nella Valle dei Calanchi, Civita si erge sulla cima di una collina argillosa che, lentamente, silenziosamente ma inesorabilmente, retrocede a causa dei fenomeni atmosferici erosivi; gli stessi che ne hanno decretato prematuramente la sua morte.

Ma può un luogo senza tempo morire?

Dalla civiltà al mito la lunghezza è quella di un piccolo ponticello in cemento armato costruito nel 1965: non più di 400 metri che ti condurranno, passo dopo passo, alla scoperta di un borgo da favola che sembra essere sospeso tra mito e storia. Un luogo magico sta per schiudersi davanti a tuoi occhi una volta varcata la Porta di Santa Maria (oggi unico accesso al borgo).

Case antiche che profumano di Medioevo si schiudono tutt’intorno alla piazza principale, dove sorge la Chiesa di San Donato, fino ad affacciarsi al vuoto funereo della valle dei Calanchi, donando al visitatore scorci unici e mozzafiato.

Ogni stradina o vico racconta una storia diversa, una storia che inizia 2500 anni fa in epoca etrusca e prosegue attraverso i secoli, segnata da diverse dominazioni, prima su tutte quelle dei Goti, seguita da quella dei Longobardi ed infine dello Stato della Chiesa.

Se non hai ancora visitato Civita di Bagnoregio …sarà bene che tu lo faccia il prima possibile, non resterà li per sempre!