Gli zoo sono anacronistici e forse anche alcuni esseri umani.

in #liberta7 years ago

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Fino a che punto possiamo usare gli altri esseri viventi per le nostre esigenze? Esistono esigenze più meritevoli e meno meritevoli?
Esiste un equilibrio tra il nostro benessere e il benessere degli altri esseri viventi ? Qual è il compromesso accettabile?

Gli animali sentono la mancanza di libertà? Sentono la stessa mancanza anche quelli nati in cattività?

È meglio macellarli dopo una vita passata in gabbia o è meglio abbatterli dopo una vita passata liberi?

Naturalmente per arrivare agli zoo la sto prendendo larga.

Come esseri umani siamo abituati ad usare per le nostre esigenze gli animali fin dalla notte dei tempi, fin da quando abbiamo cominciato ad addomesticare i lupi per i nostri interessi facendoli diventare cani. Cavalli asini buoi per i lavori sui campi.

Allo stesso modo li usiamo da sempre per coprirci dal freddo o per usarli come accessori.
Non riuscirei proprio a vedermi senza la mia tuta da moto in pelle o senza i miei scarponi da montagna in cuoio. Non parliamo poi degli interni in pelle delle auto. O del divano del salotto.
Quante donne sarebbero disposte a rinunciare alla propria borsa in pelle? Alle proprie scarpe e ai propri stivali?

Se poi iniziamo a parlare degli animali come cibo.....

Miele latte carne....

Oggetti ornamentali in osso e in avorio.... pozioni magiche per recuperare i capelli caduti e la virilità perduta.

L'uomo si serve degli animali come si serve degli altri esseri umani, solamente che con gli altri esseri umani lo fa in maniera meno evidente e più accettata socialmente.

È giusto attribuire agli animali le stesse categorie che usiamo con gli esseri umani? Ad esempio il concetto di libertà, autocoscienza, sofferenza, sogni e desideri?

È meglio essere incarcerati a vita o giustiziati immediatamente?

E gli animali come la penseranno?

Oggi allo zoo di Vienna, premiato come migliore zoo d'Europa per svariati anni, ho visto un orso polare con evidenti disturbi comportamentali. Si muoveva avanti e indietro sullo stesso breve percorso come fanno i malati di mente in certi film.

Il biglietto che ho comprato per visitare lo Zoo ha contribuito a mantenere lo status quo.

Gli zoo e circhi itineranti probabilmente erano utilizzati come attrazione e come strumento di conoscenza in quei periodi in cui non esistevano le telecamere e internet.

Adesso che esistono i mezzi tecnologici per far conoscere gli animali nei loro habitat credo che gli zoo siano obsoleti.

Un leone in gabbia non è più un leone, ha solo la forma del leone.

La vista di tanti animali rinchiusi mi ha fatto pensare a quanti esseri umani si rassegnano a vivere nelle proprie gabbie.

Qualcuno è riuscito a convincere molti che le gabbie, reali o immaginarie, in cui ci troviamo sono la condizione naturale dell'essere umano e che quindi vadano accettate.

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Tutte le foto sono dell'autore.

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E pensare che qualcuno mi ha ripreso perché ho scritto troppo poco testo nel post precedente. 😂
Ecco il risultato di quando si prova a iniziare un confronto su un tema delicato.