Super enal-alienati

in #ita5 years ago

Apprendo da qualche articolo di giornale che il Super Enalotto è di nuovo a cifre folli, probabilmente tocca fare pubblicità perché comunque la gente non ci spende più soldi, almeno nella ricevitoria dell'ipermercato una volta ci stava la fila, ora la postazione la vedo sempre vuota.

Al di la di questo occorre sempre ricordare che stiamo parlando a livello statistico di una possibilità su oltre 622 milioni, per fare un paragone, a livello scientifico si dice che il test del DNA sia corretto perché la possibilità di errore è una su 30 milioni... fate un po' voi i dovuti rapporti.

Già eppur qualche volta succede, e se succedesse a voi cosa bisognerebbe fare dopo? E qui arrivo al post di oggi, perché sono perplesso e mi piacerebbe sentire qualche opinione.

Molti articoli, ma anche con gente con cui mi è capitato "pour parler", il primo passo che farebbero è andare dal notaio a depositare il titolo, che ricordo essere di fatto un titolo al portatore. Cioè chi lo detiene, indipendentemente dalle ragioni in cui vi è in possesso (più o meno) è il portatore e quindi colui che godrebbe di tali benefici. Successivamente nominare un Avvocato di fiducia. Più di rado qualcuno dice di depositare il titolo in banca.

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Image by Shad0wfall from Pixabay

La mia perplessità e su questi passaggi. Perché? che senso ha tutto ciò? Come detto, con il biglietto vincente "al portatore" ti presenti negli uffici Sisal a Roma o Milano e di fatto vieni riconosciuto come il titolare del biglietto che smette di diventare al portatore. Da li in poi presumo partirà una qualche procedura interna aziendale e legale per ottenere la vincita.

Per quello che ne capisco io il notaio servirebbe solo a determinare che sono il portatore del titolo, in caso me lo rubino o lo perda, ma come detto poi la cosa potrebbe benissimo non essere sufficiente. Quindi dal mio punto di vista il suo ruolo servirebbe a ben poco, in considerazione poi della parcella che sarà correlata alla cifra, che è bene ricordarlo, in quel momento è ancora virtuale, mentre la parcella rimane reale comunque vadano le cose.

L'avvocato sarebbe più utile nel momento in cui ci presenta alla riscossione, o meglio per quello che accade subito dopo, le varie carte che sicuramente faranno firmare. In questo senso la spesa avrebbe più un senso logico, anche perché lo stesso fungerebbe da testimone.

Qualcuno dice che queste figure servono per effettuare la riscossione al posto tuo. E qui la perplessità diventa anche maggiore. Altri mi dicono che la banca può riscuotere a nome tuo. Si ma essendo, ancora una volta, un titolo al portatore e vista la cifra a costo di andarci a piedi, ma ci vado di persona. Non ci mando nessun altro benché possa essere di fiducia.

La riscossione poi va fatta entro un certo periodo di tempo, e con questi passaggi extra potrebbero complicare le cose anche su quel fronte. Poi non è che siamo a Beirut con la gente che spara con i kalashnikov sulle strade, per cui andare a Roma o Milano, magari con mezzi propri, non dovrebbe essere così pericoloso. Certo hai beccato una possibilità su 622 milioni, ci si può aspettare di tutto, anche uno Tirannosauro Rex che ti sbrana al parcheggio...

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Non andrei personalmente, in quanto una delle funzioni del notaio o dell'avvocato è quella di farci mantenere una sorta di anonimato relativo, pensa a cosa succederebbe se si sapesse in giro che una persona avesse vinto quasi 200 milioni di euro, dai quanti "amicidelcazzo" salterebbero fuori improvvisamente?? Quanta gente che non ti cagava neanche di striscio che farebbe l'amicona?!?!?

I falsi non li sopporto, e punterebbero fuori ad ogni angolo della strada....

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Non credo si possa fare, ovvero che il notaio possa mascherarti nei confronti della sisal e sopratutto dello stato. Poi semmai il problema ce l'hai a valle, tipo il bonifico arriva in banca e li si che l'anonimato scricchiola. Sono d'accordo sul mantenere un profilo basso, e questo si riflette però sulla volontà del singolo. Se da un giorno all'altro ti vedono arrivare con un auto da 200K chiaro che ti bruci da solo.

Sai quante volte questi discorsi li ho sentiti e li ho fatti??

Ho avuto un bar-ricevitoria per 3 anni, per cui quando il montepremi saliva erano all'ordine del giorno, certamente lo stato sa chi sei, il vero problema sono tutti gli altri, i "mezzi-amici" che ti ritrovi improvvisamente in giro, tutti interessanti alla tua "salute", i "Come stai?!?" sincerissimi, quelli che vengono proprio dal cuore si sprecherebbero, sai quanti vaffanculo di risposta, il cambio di residenza è il minimo, se non di nazione....

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Si sono d'accordo, ma secondo me, poi non so, magari avessi potuto provare, andare a riscuotere da solo o con il notaio non cambia nulla sulla questione dell'anonimato. Chiaro che poi se in paese sanno che qualcuno ha vinto e poco dopo vai in giro con un auto di lusso non ci vuole molto a fare la correlazione.