Samples, produzione musicale, originalità ed etica
I campioni o samples, sono oggi fra i files più ricercati, acquistati e scaricati da internet.
Sin da quando mi sono approcciato alla musica elettronica (tralasciando la parentesi pre-adolescenziale trascorsa a programmare le prime note in basic su Commodore 64 e quelle inserite sull'Appetizer dell'Amiga 500) dunque da Magix Music Maker in poi, la valenza dei samples nella produzione musicale è stata sempre significativa.
Per estrarre i samples in passato hanno torturato dischi, preso in prestito frammenti da CD, rubacchiato da registrazioni radio, programmi televisivi e chi più ne ha più ne metta, sino ad arrivare all'estrazione sistematica in HQ e alla creazione di samples ad hoc.
Mi sono sempre chiesto, ma i pezzi presi in prestito sono realmente un furto? O se non altro un furto creativo? O in questi casi bisogna parlare apertamente di Plagio? Beh, è un discorso davvero vastissimo e complicato, il campione può essere modificato oltre il riconoscimento, elaborato da effetti, fatto a fette, rivisto e rincollato.
Chi non si ricorda dei The Prodigy e della loro Smack My Bitch Up? Uno dei pezzi più famosi mai creati, migliaia e migliaia di dischi venduti.
©1997 XL Recordings
Sapevate che di originale c'è pochissimo? Date un'occhiata al video seguente:
Usando Ableton il meno di 10 minuti l'autore del video mostra come abbiano fatto a creare il loro cavallo di battaglia i vecchi Prodigy:
Samples su samples, estratti, tagliati, rielaborati... e voilà il gioco è fatto, un pezzo dalle vendite stratosferiche è servito.
Beh non credo che il problema etico dell'uso dei samples, abbia mai sfiorato i produttori di Smack My Bitch Up.
Lo so non ve lo aspettavate, non tutti sanno che su quella traccia di originale c'è ben poco.
La verità è che dagli anni novanta, prendere in prestito frammenti musicali dalle tracce di proprietà altrui è diventata una pratica assolutamente normale e a ben vedere di successo.
Inoltre l'uso dei samples quando ben architettato porta a risultati enormi e consente di risparmiare molto, moltissimo tempo.
Il sample a volte funge da punto di partenza, dopo di che la traccia assume tutt'altro andamento, anche prendendo spunto da un determinato sample se si sviluppa autonomamente in tutt'altra cosa la traccia è da considerarsi, a mio modo di vedere, originale.
Senza i samples praticamente non avremo la musica Rap, la dance, la musica Lo-Fi, ecc.
Chi più chi meno ha usato samples in passato, non bisogna demonizzare questa pratica e personalmente direi che in linea generale non si può parlare assolutamente di plagio se la rielaborazione della traccia si sviluppa su altri registri.
Come un po' in tutte le cose essere estremisti, quindi in questo caso strenui oppositori del campionamento, non porta dei benefici, anzi. Dunque lasciatevi ispirare pure dalle glorie del passato, scomponete, rielaborate e create, a pieno diritto la vostra nuova produzione originale.
I vecchi campionatori avevano una quantità di memoria limitata, per forza di cose i campionamenti erano corti, e i risultati molto creativi. Penso a tanto hip-hop che saccheggiava dischi funk.
Se non sbaglio in Italia si possono campionare fino a 8 secondi di una canzone protetta da i diritti d'autore, senza dover pagare alcunché.
wow even you also donate your steem doller to the poor people.nice thats great.i saw your image.thank you very much for donating to the poor people
@thenightflier Questo è un grande post
Nice post dude, I can understand you because I speak spanish some words i can figure out hahaha. I'm beatmaker and use Ableton too and i'm recording all kind of stuff to make some music with that. I recommend you to watch Andrew Huang, you'll love his work.
Saludos!