L'IMPICCATO

Esagero

Lo sapete che esagero, però c’è sempre un filo conduttore di verità che fa da scheletro alle mie rime.
È vero, non ho mai vissuto nel ghetto, però ho conosciuto ragazzi che si sono lasciati andare ad uno stile di vita che li ha portati a pagarne conseguenze spesso troppo gravi e irreparabili.
Non erano persone a me sconosciute, erano amici.
Io per fortuna ho avuto più consapevolezza e sono riuscito a prendere il controllo del mio mezzo ( la mia vita), però queste città hanno problemi, troppe situazioni che portano a panorami disastrosi.
Io sento il bisogno di raccontare questi scenari, colorandoli con un po’ di scherno alla scena rap attuale.
Enjoy:

“L’impiccato”

“La scena è ridimensionata

Passiamo da big L, big pun e biggie
Lil xan, lil pump e lil yatchy

Copie di copie di questa porcata..

Che portate come trap ma è rap fatto male da ste malelingue
Quando il talent uccide il talento su canale cinque
Ti faccio un riepilogo della mia vita tira fuori le matite
Ti do l’indizio con la lettera giochiamo all’impiccato
Tanto fino all’ultima parola non capite che mi avete nominato
Quando ci sono i soldi di mezzo non esistono famiglie
Esistono avvoltoi sulle carcasse di parenti legati con le cinghie
Allora penso solo a me stesso e a nessun’altra
Non uno dei tanti
Vuoi essere l’uomo che sta fermo e parla
O far parlare delle tue imprese agli altri
Ho scelto la mia via tu prova a seguirla
Non garantisco niente ma son pronto a servirla
Bisogna guardare a se stessi e al proprio mulino
A fine vita pagherò un sesterzi la vita e il suo cammino
Ma non penserò a qualcuno che ha avuto tutto dalla vita
Perché porterei gli occhiali accecato dall’invidia
La lascio a chi di competenza perché non ci arriva
Io porto occhiali perché in cerca di conoscenza
Conoscenza infinita
Preferisco fallire con la mia testa che non con una amica
Voi progettatemi la vita scavatemi la fossa
Stringete il vostro cappio alla gola
Io sarò il vento incolmabile
Che oltrepassa ogni parete materiale
Scrivi le tue lettere negli spazi della parola

foto di mia proprietà

I come isolato in un mondo inadeguato

M come massacro di una vita in mano al male

P come paura di esser pratico e apatico alla vista del mare

I come incompiuto perché inconsapevole di cosa voglia dire amare

C come calore, come un abbraccio di una madre

Consapevole delle prove a cui devi sottostare

A come apatia alle avversità degli altri perché ne vedi tante

Troppe da poterle valutare gravi quando lotti con i demoni in testa che ti vogliono ammazzare

O come ostentare un benessere fasullo non reale

Hai composto il quadro?
Sono l’impiccato
Avevamo il destino segnato
Volevo fare il medico, il capo,
Mi chiedo come abbiamo mollato gli studi per lavorare nelle strade
Dove l’unica certezza non è il bel finale
Quando è morto Dario, infatti siamo morti tutti
Vivevamo i 17 come fossero gli ultimi
Senza freni fino a che non mi son schiantato senza paraurti
Fortuna ho avuto il pilota assistito nella vita
Altrimenti parleremmo di un’altra situazione più nociva
Voi continuate a scrivermi la vita negli spazi perché io avrò sbagliato
Ma non sbaglio quando dico che è da una vita che mi volete impiccato...”

https://pixabay.com/it/donna-ragazza-cadendo-persone-2393846/

Vi parlo di una vita quasi segnata, già scritta dagli altri.
Come nel gioco dell’ impiccato, dove la parola è prestabilita dall’inizio, bisogna solo sbagliare le lettere e far morire l’omino.
Purtroppo quando eravamo ragazzi, giocavamo a questo gioco con le nostre vite.
Io mi sono salvato con le ultime due o tre lettere, ma altri ahimè non sono stati così fortunati
Come al solito fatemi sapere cosa ne pensiate.