Spaghetti on the road - Iceland, DAY#11/12/13
Again rain and clouds, and again problems with charging our electronic devices. But now we know that this is Iceland, and it often decides for us.
The DAY#11 was entirely dedicated to Jokulsarlon, a glacial lake that connects the largest Icelandic glacier with the sea, within which menace numerous icebergs. Its brackish and extremely rich waters are the perfect habitat for many species of fish and, consequently, for several nice seals.
The crazy beauty of the place has convinced us to stay there all the day and, greeted Edo (now known as @sgravaleonte) and Cecilia, who continued their journey by car along the ring road, we tried to complete the tour of the lake to get to the foot of the imposing glacial tongue but, once again, the weather forced us to change plans and get back on our feet.
Back on the bus at the campsite we spent a pleasant evening in the company of two French guys who, like us, were trying to get around as much as possible on foot.
DAY#12 was perhaps the least rich from the "touristic" point of view, but finally we could put backpacks on our backs again to spend a few hours walking listening some good music. We walked to the Skaftafell National Park, a huge area between prairies, desert and glacier. We were able to observe all the weather conditions in Iceland in just one day...
After having set up our tent in a very special place, we allowed ourselves a very little Italian dinner, made with eggs (which we lacked a little) and wurstel. The unfailing Italian coffee has brought us to make friends with a Scotsman on a solo island tour.
DAY#13, we keep on walking and probably it will be the last true day of trekking. The Skftafell park offers an endless series of trails and so, having only one day, we had to choose. Today's destinations have been the waterfall of Svartifoss, generated by a small watercourse capable of exposing the deepest geometric designs of the Icelandic land, and one of the glacial languages that descend to the plain.
We are almost at the end of the journey, tired and happy.
Di nuovo tanta pioggia e tante nuvole, e di nuovo problemi a caricare i dispositivi elettronici. Ma ormai abbiamo capito che l’Islanda è così, e spesso decide lei al posto nostro.
Il DAY#11 è stato interamente dedicato al raggiungimento di Jokulsarlon, un lago glaciale che mette in comunicazione il più grande ghiacciaio islandese con il mare, all’interno del quale navigano minacciosi numerosi iceberg. Le sue acque salmastre ed estremamente ricche fanno da habitat perfetto per numerose specie di pesce e, di conseguenza, per parecchie simpatiche foche.
La folle bellezza del luogo ci ha convinto a rimanere tutto il giorno e, salutati Edo (che ormai conoscete come @sgravaleonte) e Cecilia, che hanno proseguito il loro viaggio in auto lungo la ring road, abbiamo cercato di completare il giro del lago per arrivare ai piedi dell’imponente lingua glaciale ma, ancora una volta, il meteo ci ha obbligato a cambiare i piani e a tornare sui nostri passi.
Tornati in autobus al campeggio abbiamo trascorso una piacevole serata in compagnia di due ragazzi francesi che, come noi, stavano cercando di girare il più possibile a piedi.
Il DAY#12 è stato forse il meno ricco dal punto di vista “turistico”, ma finalmente abbiamo potuto rimettere gli zaini in spalla per passare qualche ora camminando con la musica nelle orecchie. Abbiamo raggiunto a piedi lo Skaftafell National Park, una vasta area a cavallo tra praterie, deserto e ghiacciaio. Siamo riusciti in un solo giorno ad osservare tutte le condizioni meteo dell’Islanda…
Dopo aver montato la nostra tenda in un posto assolutamente particolare ci siamo concessi una cena ben poco italiana, a base di uova (che un po’ ci mancavano) e wurstel. L’immancabile caffè italiano ci ha portato a fare amicizia con uno scozzese impegnato nel giro in solitaria dell’isola.
DAY#13, si continua a camminare e, probabilmente, sarà l’ultima vero giorno di trekking. Il parco di Skftafell offre una serie infinita di sentieri e così, disponendo di un solo giorno, abbiamo dovuto scegliere. Le mete di oggi sono state la cascata di Svartifoss, generata da un piccolo corso d’acqua in grado di mettere a nudo i più profondi disegni geometrici della terra islandese, e una delle lingue glaciali che scendono fino alla pianura.
Siamo quasi alla fine del viaggio, stanchi e felici.
Che dire sono sempre più belle le foto che postate è un luogo magico, peccato davvero che la vacanza stia finendo. Complimenti ancora!
Posted using Partiko Android
Peccato sì, ma credo che 15 giorni sia il tempo giusto... Un po’ di stanchezza sulle gambe e sulla schiena inizia a farsi sentire (e anche sulla testa)...
Che panorami mozzafiato!
wow😍what a beautiful images🏕🏞🛣🏝🏜🏖
Hello @spaghettiscience nice post..follow back please @ibrag
It's My New Account Guy So Please Follow Me And Upvote
Thank You