Lisbona

Il mio percorso ideale va dal blu all'azzurro passando per il rosso, il verde, il nero, il bianco e il giallo.

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Si parte dal blu del Tejo, il fiume simbolo e cuore vitale della città, la porta dei sogni quando arrivi e il punto degli addii quando parti, il posto migliore per sederti e ritrovarti.

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Dal Tejo in poi si sale, idealmente e letteralmente, e si cammina sul bianco e sul nero della calçada portuguesa, gli splendidi marciapiedi a mosaico che attraversano il centro e che ti portano agli elevadores, gli ascensori verso il cielo.

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Quando sei in alto sopra di te c'è solo l'azzurro del cielo e sotto di te il rosso e il giallo dei tetti di Lisbona, il verde dei suoi parchi, i colori pastello delle sue facciate. Ed è lì che capisci che non potrai più farne a meno.

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Vi lascio con una citazione da una canzone dei Madredeus:

Que outra cidade levantada sobre o mar
a beira-rio, acabou por se elevar
entre dois braços de água
um de sal, outro de nada
Água doce, água salgada...