ODE AL POMODORO
IL POMODORO
Alcuni giorni fa mi stavo guardando la Tv sul divano e girando tra i vari canali mi sono ritrovato a guardare Cuochi d'Italia, programma condotto da Alessandro Borghese. Non nutro una spiccata simpatia per questo ragazzo, ma devo riconoscere che ha saputo proporre format veramente originali al pubblico italiano (Quattro ristoranti).
Sono un amante della cucina e del cibo nostrano (come avrete potuto capire dal post sulle migliori zuppe toscane) e quindi ho inziato a guardare la trasmissione incuriosito. Mi sono interessato ancora maggiormente quando ho capito che i protagonisti fossero dei cuochi semi-professionisti e che i giudici fossero Gennaro Esposito e Cristiano Tomei. Quest'ultimo lo conosco un po' meglio in quanto Toscano DOC e soprattutto perché alcuni mesi fa sono andato a mangiare al suo ristorante a Lucca L'imbuto: il nome è tutto un programma e vi assicuro che si mangia vermanete bene ed il prezzo vale tutto.
All'interno del programma i concorrenti avrebbero dovuto cucinare con gli ingredienti forniti dai giudici più un ingrediente extra, il loro cavallo di battaglia.
Mentre il programma si sviluppava nella sua parte operativa e pratica, mi sono iniziato ad immaginare cosa avrei portato io come ingrediente speciale.
Pensando a varie soluzione la mia mente è caduta sul re dei re: IL POMODORO.
CC Creative Commons
Per me questo è un ingrediente spettacolare, tanto che non posso farne a meno in cucina, quando mi metto il grembiule da chef (mi sento molto Bruno Barbieri). Versatile per il gusto; dolce ed acidulo allo stesso tempo; ottimo in ogni sua forma. Purtroppo non è un frutto estremamente tipico della mia terra, anche se nella Maremma ci sono grandissime piantagioni, che ogni anno portano molti pomodori sulla nostra tavola a (quasi) chilometro zero.
Così ho pensato a Steemit ed a come celebrare questo splendido frutto della Terra.
Non mi piaceva l'idea di elencare le mille proprietà organolettiche, i principi che contiene ed i benefici che comporta mangiarlo. Cose troppo scontate e lette e rilette. Così ho pensato ad un qualcosa d'originale.
ODE AL POMODORO
Dal suo gusto prelibato,
che si scioglie sul palato.
Il pomodoro dalle mille facce,
fa da ripieno a pane e focacce.
Non disdegna altri carboidrati
con i quali si presenta sotto forma di pelati.
Arrivato dalle Americhe, fino alle nostre padelle
con Colombo e le sue tre Caravelle.
Di mille colori è variegato:
rosso, giallo e quand'è maturo anch'ambrato.
Perfino verde è speciale,
se sai friggerlo è 'pocale.
Dolce ed acido in certi casi,
ma profumato a tutti i nasi.
L'ultima scialuppa di chi deve improvvisare
riesce sempre ad accontentare.
Non c'è sugo che sia legato
se il pomodoro non hai impiegato.
Anche crudo alla Caprese
c'andrei avanti per un mese.
Oggi approda qui su Steemit da protagonista
con la speranza d'esser il primo della lista.
Mi scuso se non ho rispettato metriche o formule canoniche della poesia, ma il mio scopo era quello di creare una composizione creativa, armonica e simpatica. Spero che comunque vi sia piaciuta.
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Grande moncia, per me sei promosso sotto tutti i punti di vista, poetico, narrativo, descrittivo, tutto quello che vuoi insomma!!!
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Quando si "parla" di qualcosa che si ama, tutto diventa piú facile, non trovi?
Grazie mille Mad!
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E bravo il poeta culinario! 👏
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Ahahah... Grazie mille!
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