STORIA ROMANA
Buongiorno Steemians, è da molto che non pubblichiamo articoli.
Purtroppo siamo stati impegnati con gli ultimi esami e non abbiamo avuto tempo per pubblicare qualcosa. Ci scusiamo per la nostra assenza.
L'argomento che vi presentiamo oggi riguarda le tre guerre sannitiche.
Buona lettura!
Prima Guerra Sannitica (343-341 a.C)
Iniziamo col dire che ci troviamo all'incirca nel IV secolo a.C., periodo durante il quale Roma si stava aprendo sempre più verso il Mediterraneo, dopo aver resistito, con non poca difficoltà, ad uno scontro via mare e via terra da parte dei Siracusani che, nel frattempo, si erano alleati con i Galli (apro una piccola parentesi: i Galli iniziarono ad invadere l'Italia esattamente tra il V-IV secolo a.C.,). Nel momento in cui Roma si espandeva verso il Sud Italia, si trovò a fare i conti con un nuovo nemico, ovvero, i Sanniti. Questi ultimi erano un popolo molto coraggioso ed abile nell'uso delle armi. Vivevano nell'Appennino Meridionale, precisamente nelle attuali regioni dell'Abruzzo e del Molise. Intorno al IV secolo, un piccolo gruppo di Sanniti decise di abbandonare le zone di montagna in cui vivevano per dirigersi verso i territori fertili della Campania dove nel frattempo si erano stabiliti i Greci fondando alcune colonie greche
Ben presto però i Sanniti si fusero con i Greci e insieme fondarono comunità greche-italiche, (i Sanniti erano un popolo italico).
Sempre intorno al IV secolo, i Sanniti decisero di scendere verso Sud, giungendo fino a Capua, la quale preoccupata di perdere le proprie terre a causa di questa nuova minaccia, chiese aiuto a Roma. Quest'ultima in un primo momento però non intervenne poiché anche Roma aveva paura di perdere i propri territori. Capua allora decise di consegnarsi nelle sue mani mediante l'istituto della Deditio termine che in latino significa Resa.
Roma a questo punto fu costretta ad intervenire a favore di Capua e scoppiò la cosiddetta Prima Guerra Sannitica (343-341).
In questo scontro vinse Roma riuscendo ad affermare il proprio dominio sulla Campania.
Guerra Latina (340-338 a.C)
Nonostante la sconfitta subita, i Sanniti non si arresero e decisero ben presto di ostacolare le attività commerciali dei Latini, riaprendo di nuovo il conflitto nel 340 a.C. Questa volta le cose andarono diversamente poiché, i Romani combatterono affianco dei Sanniti contro Latini e Campani nella famosa Guerra Latina scoppiata nel 340 a.C e si concluse nel 338 a.C a Trifano (località dei Monti Aurunci, presso il fiume Liri). Anche in questa battaglia vinse Roma e la vittoria conseguita determinò lo scioglimento dal Fedus Cassiarum (famoso patto stipulato in precedenza con la Lega Latina) e dalla Lega Latina, creando così una sintesi tra la propria tradizione e quella dei Latini, e dal punto di vista politico-giuridico fece propria la facoltà di dedurre colonie di diritto romano e colonie di diritto latino. Tra le colonie più importanti che furono fondate ricordiamo: Terracina, Cales e Fregellae.
L'alleanza con i Sanniti durò però poco tempo perché i Romani, ad un certo punto, decisero di ostacolare le attività commerciali dei Sanniti lungo il fiume Liri e intervenendo nel 327 a.C a favore di Napoli, la quale voleva liberarsi dei Sanniti. Roma mandò allora lì un esercito guidato da Quinto Publilio Filone, il quale riuscì a distruggere Paleopolis occupata dai Sanniti e stipulò un trattato molto vantaggioso nel 326 a.C con gli abitati di Neapolis.
Questo atteggiamento ostile da parte dei Romani nei confronti dei Sanniti determinò la Seconda e la Terza guerra Sannitica.
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Seconda Guerra Sannitica (326-304 a.C)
Intorno al 326 a.C i Romani si spostarono in Apulia dove le comunità di Lucera e di Arpi avevano bisogno di un aiuto. Ma nel 321 a.C scoppiò una battaglia molto dolorosa per la Storia Romana, ovvero, la sconfitta delle forche caudine. I consoli Tiberio Calvino e Spurio Caudino passarono con le proprie legioni nei pressi di Caudium (tra Caserta e Benevento). Furono allora circondati dai Sanniti e costretti ad arrendersi.
Tito Livio a raccontato al riguardo che, dopo la sconfitta, i Romani furono offesi, derisi, insultati dagli stessi Sanniti. Addirittura il Senato fu costretto a dare loro i due consoli che vergognosamente avevano accettato di arrendersi. Roma in questo periodo fu costretta ad interrompere la sua politica espansionistica. La città si riprese poi con una vittoria a Terracina nel 316 a.C., e con la costruzione della famosa Via Appia (312 a.C), voluta da Appio Claudio Cieco. Questa via collegava Roma-Capua e i Romani la usavano per dirigersi verso i territori dei Sanniti. Una delle difficoltà principali che i Romani dovettero affrontare in questo periodo era il clima freddo dei territori nei quali combattevano contro i Sanniti, un clima al quale questi ultimi erano abituati ma i Romani no. Furono quindi costretti a modificare le tecniche di combattimento, passando dagli Oplites allo schieramento a scacchiera.
Nel 311 a.C., scoppiò un'altra guerra, questa volta al Nord: la città etrusca di Chiusi dichiarò guerra a Sutri, il che costituì una minaccia per Roma, ma il console Quinto Fabio Massimo riuscì a sconfiggere gli etruschi e ad ottenere una tregua momentanea.
I Romani, nel frattempo, sottomisero diversi territori al Sud. Nel 305 conquistarono la potente roccaforte sannita, Bovianum e nel 304 a.C., i Sanniti chiesero una tregua seppure momentanea.
Dopo la seconda guerra sannitica, nel 303 a.C., accadde che la più potente città magno greca, Taranto, chiese in funzione anti-romana, l'aiuto del condottiero greco Cleonimo, figlio del re di Sparta, Cleomene III. Cleonimo giunse in Italia con la sua flotta e il suo esercito di mercenari, conquistò Thurii poi attaccò i Romani nel Salento. Ad un certo punto però smise di combattere contro di loro per passare alla conquista dell'Adriatico Settentrionale. I Romani invece, tra il 302-299 a.C stipularono un accordo con i Lucani, loro alleati, contro Cleonimo.
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Terza Guerra Sannitica (298-290 a.C)
La terza guerra sannitica è scoppiata nel 298 e si è conclusa nel 290 a.C. Questa terza guerra sannitica vide schierarsi dalla parte dei Sanniti diversi popoli del Sud e del Centro Italia: Umbri, Galli, Sabini ed Etruschi. Lo scontro partì in Lucania, dove i Lucani chiesero aiuto ai Romani, loro alleati. Gli scontri si spostarono nel Sannio e poi ancora in Etruria, e qui, nel 295 a.C., scoppiò la battaglia delle nazioni, molto importante per la tradizione romana, sia per il gran numero di nemici uccisi, Sanniti, Italici e anche per il comportamento fiero del console Decio Mure, il quale sacrificò se stesso gettandosi in battaglia a capo coperto, come se fosse morto, portando con sè tutti i nemici. La guerra continuò ancora per po' ma oramai era evidente la potenza di Roma, la quale nel 290 conquistò la Sabina e nel 264 la colonia di Firmum nel Piceno. Furono conquistate anche altre colonie come Hadria, Sena Gallica, Ariminum e la colonia di Cosa nell'attuale comune di Orbetello.
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Bibliografia:
-Sergio Roda, Roma, dallo stato-città all'impero senza fine, editore Edises, 2015.