LA CULTURA MATERIALE

in #ita7 years ago

Buonasera Steemians, eccoci di nuovo con un nuovo argomento. Questa sera parleremo di come la cultura materiale svolga un ruolo piuttosto significativo nel nostro contesto sociale.
Buona lettura!
Secondo gli antropologi la produzione di oggetti non appartiene solo all'ambito tecnologico, ma anche a diversi settori della società relativi all'arte, agli ornamenti e ai rituali.
La cultura materiale non si interseca direttamente con l'ambiente circostante, poiché questi, è solo uno dei tanti strumenti necessari a definire la cultura materiale.
Gli antropologi ritengono che gli oggetti soddisfano i nostri bisogni, dopo averne studiato la loro forma e la loro funzione, e risultano essere molto importanti soprattutto nella comunicazione simbolica.
Un elemento fondamentale della cultura materiale è l'abbigliamento, il quale non solo serve per coprirci dal clima, ma è anche fondamentale per la comunicazione sociale e culturale.


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L'abbigliamento oltre a modificare il nostro corpo, allo stesso tempo, designa il passaggio di una persona da uno status sociale a un altro.
Quindi, possiamo dire che, l'abbigliamento non deve essere considerato solo come un involucro che protegge il corpo umano (dalle intemperie, dallo sguardo senza pudore), ma anche come una seconda pelle, che separa l'interno dall'esterno, un confine materiale tra corpo e spazio, tra organico e inorganico, tra io e mondo.
L'abbigliamento ha una funzione creativa per il corpo umano!
Per gli antropologi oltre all'abbigliamento anche l'abitazione fa parte della cultura materiale.
Le abitazioni indicano il luogo dove le persone vivono e trascorrono la propria quotidianità. Il luogo può essere di due tipi:

  1. Interno, ovvero, relativo a dove vivono le persone.
  2. Esterno, (non-umano), destinato cioè agli animali.

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    La forma dell'abitare, ovviamente, dipende da diversi fattori come: i sistemi comunicativi, le tecnologie e le condizioni climatiche.
    La casa è un universale condiviso dall'umanità intera: non esiste popolo che non abbia studiato un modo di chiudersi rispetto all'ambiente esterno, e non solo per le intemperie, ma anche per ripararsi dagli sguardi altrui e per delimitare spazi sociali d’azione. Un’abitazione non è solo una costruzione, ma si carica di simboli e valori, esprimendo un concetto spaziale di appartenenza che non si limita all'edificio. Nella lingua inglese abbiamo due parole per abitazione, house e home: la prima indica una costruzione qualsiasi, la seconda è carica di simbologie legate alla famiglia e alla vita domestica, uno spazio fisico e simbolico.
    Presso gli Shuar delle regioni amazzoniche dell’Ecuador sono le relazioni sociali a determinare forma e disposizione dell’abitazione, chiamata jibarìa (a pianta ovale); simile situazione anche nel Ladakh, dove la casa (unico spazio non diviso da muri) presenta delle rigide divisioni sociali, con la zona del focolare riservata alle donne, lo spazio vicino al muro che da alla strada per gli uomini e gli ospiti, dove anche qui si trova una rigida gerarchia basata sul genere, importanza dell’ospite e età (l’uomo più prestigioso siede accanto alla ruota di preghiera e viene servito per primo, per esempio).

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    Anche l'arte fa parte della cultura materiale. Non è facile però dare una definizione specifica di arte, in quanto, dovrebbe contenere tutte le manifestazioni artistiche delle varie culture.
    Le manifestazioni artistiche che l’uomo produce da sempre e in tutte le culture costituiscono un campo nodale per l’antropologia, utile per comprendere maggiormente la dimensione umana e le modalità attraverso cui le società danno forma alle loro esperienze sul mondo. L’arte è sempre stata raccontata, e spiegata, dal punto di vista dei conquistatori. Se l’idea di indigeno oscillava dall'immagine del “barbaro cannibale” a quella del “buon selvaggio”, allo stesso modo l’arte prodotta dai nativi aderiva alle due suddette concezioni: in alcuni casi, pertanto, i manufatti rispecchiavano la natura rozza e selvaggia del primitivo incivile, in altri casi, riflettevano l’immagine di uomo innocente e non corrotto che realizza oggetti banali ed elementari, perché diretta e semplice è la sua vita. L’arte permette all'uomo di esprimersi e di influenzare la società e la cultura, è un’attività fortemente sinergica tra mente e corpo, tra spiritualità e attività pratica, tra realizzazione e simbolo. Il sistema complesso legato al processo artistico prende l’avvio da un’intuizione, cioè dalla capacità di cogliere qualcosa prescindendo dal ragionamento. L’opera è il prodotto di tale processo, è il risultato di un’attività teorica e pratica. L’opera d’arte racconta la storia del genere umano e le sue attività, aiuta a conoscere diverse epoche e, soprattutto testimonia l’uomo, permettendoci, attraverso il segno e l’immagine, di comprenderlo, di sentirne le emozioni, la partecipazione al mondo, le aspirazioni e gli ideali, la civiltà.
    Fonti bibliografiche:

    1.F. Dei, Antropologia culturale, il Mulino, 2016.
    2.S. Allovio, Antropologia culturale. I temi fondamentali, Cortina Raffaello editore, 2018.