ComuniCareConVincere.com - Fabiola & Paolo in 2xte!
Buongiorno a tutti, amici di Steemit!
Come detto nel mio post di presentazione, io mi occupo di vendite e consulenza.
Il mondo delle vendite, un po' come molti altri ambiti, è in continua evoluzione.
Non basta più essere bravi a proporre un prodotto o aver coltivato rapporti con i propri clienti. Tutti coloro che fanno o che vogliono intraprendere questo tipo di lavoro, hanno la necessità di aggiornarsi di continuo, di formarsi e di ottenere nuovi strumenti per raggiungere i propri obiettivi e per migliorare le loro performance.
Sempre più aziende e manager si affidano a formatori professionisti, che li aiutano a mettere a frutto le proprie competenze e ad ottenere maggiore efficacia nelle trattative con i loro clienti.
Ma il miglioramento della comunicazione è un tema che va ben oltre la vendita.
Riguarda tutti noi e può aiutarci moltissimo nei rapporti interpersonali, oltre che in quelli lavorativi.
Per questo, oggi voglio parlarvi di due professionisti della comunicazione: Paolo Sciamanna e Fabiola Sacramati.
Sono i creatori del progetto ComuniCareConVincere e si occupano di formazione e coaching.
Ho avuto il piacere di entrare in contatto con Paolo su LinkedIn e ne ho immediatamente apprezzato il lavoro.
Incuriosito da alcuni suoi post e alla ricerca di qualche chicca utile da mettere in pratica, sono andato a visitare la pagina e sono rimasto molto colpito. Innumerevoli articoli davvero interessanti, sezioni diversificate e parecchi consigli utili.
Si parla di tanti argomenti:
- Tecniche di vendita
- Crescita personale
- Analisi del marketing pubblicitario
- Gestione delle emozioni
- Comunicazione persuasiva
...e tanto altro ancora.
Per me che sono sempre stato molto interessato a questi meccanismi della mente (sono sposato con una psicologa...sarà per quello) è stata veramente una bellissima scoperta.
Navigando nel sito, ho scoperto una sezione in cui addirittura regalano un corso.
Basta iscriversi alla loro newsletter e si ricevono 7 fascicoli , uno al giorno, riguardanti i segreti della comunicazione persuasiva.
Sono pillole ben strutturate, concrete e interessanti. Le ho apprezzate particolarmente e ho contattato l'autore per fargli i complimenti. Così, su mia richiesta, lui mi ha autorizzato a pubblicarne una qui.
Quella che condividerò con voi è la numero 6, che ci spiega quali parole è meglio utilizzare e quali no.
Avrei preferito lasciare la versione originale, allegando direttamente gli stamp dei pdf ricevuti, ma purtroppo non mi è stato possibile.
Buona lettura e fatemi sapere cosa ne pensate!
Parole e non parole
“Lo spirito dell’uomo rimarrebbe per molti aspetti
precluso in sé se non esistesse
la verbalizzazione dei propri pensieri”
Antonio Meneghetti
Il linguaggio è l’elemento che più di ogni altro possiamo definire umano, nel senso di “caratteristico dell’uomo”. Attraverso il linguaggio gli uomini comunicano l’un l’altro i propri desideri, pensieri,
sentimenti ed intenzioni, contribuendo a rendere intersoggettivamente disponibili le esperienze umane.
Tuttavia il linguaggio non è uno strumento perfetto, in quanto, come l’esperienza quotidiana conferma, spesso si verificano malintesi o, più generalmente, difetti nella comunicazione. L’impiego di certe parole fornisce notizie sulla persona che le usa.
Per esempio, se usi spesso parole ricercate, inusuali o specialistiche, puoi dare l’impressione di una persona bene istruita, oppure pedante. Se usi espressioni di gergo, indichi l’appartenenza a certe classi sociali, gruppi politici o contesti lavorativi particolari.
E’ importante possedere un vocabolario ricco, da poter usare in modo appropriato, secondo quanto richiesto dalla situazione. Quando riesci a selezionare le parole giuste, comunichi in modo più efficace.
Inoltre, ricorda che il linguaggio è fatto di parole e di “non parole”.
Le “non parole” come, per esempio, gli “umm”, gli “ok”, i “bene”, i “lo sai, no?”, gli“eee”, i “capito?”, …, che vengono spesso usate per riempire spazi vuoti tra parole, costituiscono ostacoli alla comunicazione chiara.
Per comunicare efficacemente con le parole è importante individuare e definire chi riceve il nostro messaggio. È opportuno chiedersi:
- Chi sono i destinatari?
- Quanto conoscono sul quel argomento?
- Riescono a capire ciò che sto comunicando?
- Come hanno compreso il messaggio?
Siccome il cervello umano funziona solo per immagini, attraverso la parola puoi creare nella mente del tuo ascoltatore l'immagine di ciò che la parola stessa intende significare. L’immagine mentale può riferirsi a qualcosa di concreto, oppure ad un’emozione, una sensazione gradevole o spiacevole. Per esempio, se ti dico “bambino” quale immagine mentale ti viene subito? Se invece ti dico “multa” qual è l’immagine mentale che automaticamente si associa a questa parola?
Le parole creano suggestioni!
Se, attraverso le parole, crei suggestioni negative, chi ti ascolta avrà una reazione emotiva sgradevole. Quindi, suggestiona in modo positivo! Per esempio, invece di dire “le lasagne sono pesanti” (la parola pesanti crea una suggestione negativa), è meglio dire “le lasagne sono un piatto molto ricco” e crei una suggestione positiva. Sviluppa le tue capacità!
USA LE PAROLE GIUSTE
Con i tuoi ascoltatori utilizza un linguaggio chiaro ed appropriato, con le dovute pause programmate e privo di “non parole”.
Afferma e chiedi quello che vuoi e quello che intendi. Cerca di sostituire “cercherò di fare” con “faccio”, oppure “non posso” con “provo”. “Cercherò di trovarle una risposta” verrà sostituito con “controllo e le faccio sapere entro le 17.00”.
IMPARA OGNI GIORNO PAROLE NUOVE
Chiunque può ampliare il proprio vocabolario tramite l’introduzione di nuove parole. Fai attenzione al gergo, soprattutto quando ti rivolgi a persone che non parlano fluentemente la lingua in cui tu comunichi. L’ascoltatore potrebbe non comprendere il tuo messaggio.
Sforzati ad utilizzare ogni giorno una parola nuova nella tua conversazione. Controlla ogni nuova parola che leggi e riuscirai ad arricchire il tuo vocabolario senza grandi sforzi.
Un vocabolario più ricco ti permette di impostare con appropriatezza le parole e le frasi giuste. Questo non significa che devi usare parole complicate per metterti in mostra, ma ti permetterà, semplicemente, di utilizzare le parole più chiare, più colorite e più appropriate al momento giusto.
Fai attenzione a non utilizzare il gergo o termini dialettali nell’ambito di una conversazione con qualcuno che non lo capisce, oppure nelle situazioni formali.
EVITA LE “NON PAROLE”
La parte del linguaggio che distoglie maggiormente l’attenzione è rappresentata dalle “non parole”, da quegli “umm” ed “ah” che non hai bisogno di usare. Ci sono almeno tre modi per sbarazzarsene mediante semplici cambi di comportamento.
Uno consiste nel chiedere a qualcuno di pronunciare il tuo nome ogni volta che usi le tue “non parole” abituali. Il tuo nome diventerà in tal modo uno strumento di feedback e tu imparerai rapidamente ad accorgerti dell’uso di quelle “non parole”. In breve tempo la tua mente ti fermerà prima che le pronunci ed al loro posto rimarrà una pausa.
L’alternativa consiste nel registrarti; in seguito, riascoltandoti ripetutamente, ti ricorderai di dover lasciar una pausa al posto di ciascuna “non parola”.
Un terzo modo per sbarazzarsi delle “non parole” è quello di ascoltarti mentre parli. Ti accorgerai subito che le stai utilizzando e le bloccherai immediatamente.
CREA SUGGESTIONI POSITIVE
Evita tutte quelle espressioni che predispongono male gli altri, fanno trapelare insicurezza o scarsa considerazione verso ciò che proponi. Ad esempio: "le rubo solo un minuto...”, "non la disturberò troppo...” e “non vorrei annoiarla con i miei discorsi...”.
Anche le formule che trasmettono dubbio vanno usate solo se effettivamente hai delle incertezze. Ad esempio: "spero di riuscire...", “proverei a consegnare il giorno...”, oppure “cercherò di fare il possibile...”.
L'uso del condizionale o del futuro indebolisce la forza espressiva del tuo linguaggio, lascia incertezze e dubbi nell'ascoltatore. Quindi è meglio usare i verbi al presente. Ad esempio: “compilo il modulo e chiamo subito” piuttosto che “potrei chiamare appena avrò finito di compilare il modulo”.
L'immagine è uno stamp tratto dal pdf inviatomi gratuitamente da ComuniCareConVincere.com ed è di loro proprietà. L'autore e detentore del copyright mi ha autorizzato a pubblicarla. Preciso di non aver ricevuto alcun compenso per la scrittura di questo post da parte di ComuniCareConVincere.com
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Grazie a Paolo e Fabiola e grazie a voi per aver letto.
A presto!
GM