Italia, Fatal System error

in #ita7 years ago (edited)

Il quadro politico italiano non sfugge a nessuno, o più correttamente ognuno ha la sua idea e a seconda del colore politico si lascia sfuggire ciò che fa più comodo.

Di conseguenza, quando il dibattito sembrava essere occupato dai due poli vincitori, Centro-destra e M5S, quando sembrava che i giochi stessero prendendo una direzione ben precisa con il tentato avvicinamento del Movimento al PD, primo e secondo partito, arriva resettando tutto l'intervista a colui che di fatto rappresenta il terzo incomodo.

L'attenzione così oggi, è nuovamente, tutta rivolta alle parole dell'ex segretario PD, Matteo Renzi, andate in onda su Rai Uno in Prime-Time a "Che Tempo che fa".

Un'intervista che arriva nel momento migliore per riportare l'attenzione sul protagonista della scena politica di questi anni, rimasto in disparte volutamente ma mai fuori dai giochi, in un periodo in cui le altre forze politiche hanno poco da dire non si può che parlare di questo.
Pochi giorni prima del congresso PD arriva così un monologo, ben studiato, che si prefigge l'obiettivo di dare un punto di vista "nuovo" sulla situazione attuale del Paese, raccontata sin ora con questa visibilità solo "dagli altri".

Da non sottovalutare nemmeno "il quando" e "il dove"; la scelta della trasmissione più vista, nel canale più rappresentativo è indicativa dell'obiettivo di mettere l'elettorato nelle condizioni di conoscere il punto di vista del personaggio che sembrava ormai prossimo alla dipartita e questi giorni che precedono il 3 Maggio serviranno per valutare le reazioni degli elettori che con ogni probabilità determineranno la strada che il PD deciderà di intraprendere.
Insomma una mini campagna elettorale interna, che però interessa il Paese intero.

Montecitorio_Aula.jpg

By Ffeeddee [CC BY-SA 3.0], from Wikimedia Commons

Accantonato tutto questo, certamente importante, però è mio obiettivo analizzare alcune delle frasi pronunciate dell'Ex Premier:

  1. "M5s e Lega scrivetele voi le regole (in riferimento ad una nuova riforma costituzionale): noi da subito vi diciamo che a meno che non propongano la dittatura, siamo pronti a sederci e dire che va bene"

  2. "Il reddito di cittadinanza per me non sta né in cielo né in terra[....]Non possiamo essere un alibi"

  3. "Non siamo disponibili a diventare soci di minoranza della Casaleggio"

  4. "Su 52 senatori Pd, almeno 48 devono votare a favore. Io di disponibili alla fiducia a Di Maio non ne conosco uno"

  5. "Siamo seri, chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Il Pd ha perso, io mi sono dimesso: non possiamo pensare che i giochetti dei caminetti romani valgano di più della scelta degli italiani"

Innanzitutto traspare il chiaro obiettivo di tornare all'attacco e prepotentemente protagonista, è chiaro mi auguro, che un'altra riforma costituzionale è impensabile in questo quadro, ma grazie a questa proposta il PD non fa più la figura di chi non è disponibile a discutere, anzi rilancia e da' la possibilità di parlare della più importante delle riforme che però significherebbe ammettere di aver sbagliato il 4 Dicembre, riabilitando il più grande fallimento della carriera del ex-segretario. Un ego spropositato che non smette di venir fuori accettando la sconfitta, ma sicuramente non è di questo che dovrebbe e può discutere la politica in questo momento, nonostante le prime reazioni delle controparti siano proprio su questa linea.

Importante anche la chiusura sul reddito di cittadinanza e la spiegazione, ovvia, che il PD non sarà l'alibi della sua mancata attuazione, troppo comodo poter dire di non averlo fatto per colpa del collega scomodo di governo. Ma ancora più importante il conto dei voti al senato, che finirà per mettere spalle a muro, di fronte agli iscritti del PD, i senatori di parere diverso, avendo chiarito qual'è la linea.

Due mesi dopo il voto, e anni dopo il referendum, Renzi quindi tenta l'ennesimo All-In, se le reazioni, e così sembra, gli daranno ragione, dal congresso del 3 Maggio non potrà che uscire un completo rifiuto "all'inciucio di palazzo" diversamente la scissione sarà l'unica possibile conseguenza. Entrambe le ipotesi, l'una con la chiusura totale al contratto della Casaleggio, l'altra che porterebbe al dimezzamento del numero di voti al senato e alla camera del PD non consentiranno comunque la formazione di un governo.

Una situazione scontata dopo una campagna elettorale scriteriata, durante la quale i protagonisti non hanno fatto i conti con la realtà della politica, in cui chiudere le porte a tutti è un errore imperdonabile.

Errore di sistema fatale, speriamo di uscirne con un reset totale e senza troppi danni.

Sort:  

Se Berlusconi è il male assoluto,
Renzi è il nulla assoluto.

Stupendo articolo bravo.

Il problema è che l'alternativa continua a pestarsi i piedi, sembra un gioco al proprio massacro. Il contratto con Casaleggio, il contratto con chi vuole governare, le modifiche postume al programma (cosa di una gravità inaudita) e poi le badanti in nero, le parlamentari che sembrano uscite dai peggiori bar di caracas, i legami mai chiariti con controversi personaggi.... Siamo messi male. Chi poteva rappresentare la rottura sembra fare il possibile per dare continuità al sistema stesso

Ho provato a risponderti su Renzi in questo post https://steemit.com/ita/@serialfiller/dal-male-assoluto-al-nulla-assoluto

Sul M5S c'è tanto da dire ed è giusto parlarne ma credo sia il solito guardare il dito e non la luna.
Negli ultimi 24 anni non ci sono stati loro a deturpare il nostro paese.
Su questo credo si possa essere daccordo o sbaglio?

Si certo, la mia critica riguarda proprio questo aspetto! Rischiano di bruciare credibilità a causa di contraddizioni di cui potrebbero liberarsi.

In Italia non c'è necessità di una vera riforma costituzionale.

L'unica, vera, necessità è quella di un sistema elettorale serio. Come ad esempio quello francese. In modo da legare l'eletto al territorio ed ai propri elettori. Ora questo manca e la colpa è sempre degli altri.

Ma tanto gli eletti prendono uno stipendio, e noi lo prendiamo nel ...

: )

Breve, chiaro, coinciso. Corretto. :)

Renzi ha il pallone in mano e non vuol far giocare gli altri. Grazie @giolino

Senza voler difendere questo o quello, si chiaro. Nemmeno io darei il pallone a chi mi ha insultato e denigrato, peccato che il pallone si chiama Italia. L'intervista di ieri dal mio punto di vista, togliendo referendum e Jobs Act (che non è poco, anzi è tutto) è la cosa più giusta e sensata detta da un politico negli ultimi 4 mesi. Questa forza a quelle parole l'hanno concessa gli avversari con i loro errori.

Sta storia che bisogna fare le riforme costituzionali mi pare una boiata, chi l'ha detto? l'europa...capirai, se lo dicono loro è solo per mettercelo in quel posto. Non vedo perché si debba modificare la costituzione, al più aggiungere qua e la qualche piccolo diritto (acqua su tutti), e togliere il pareggio di bilancio visto che fu messo per obtorto collo a suo tempo.