COVONE A GIVERNY.
Pubblico dominoMuseo dell'Ermitage, San Pietroburgo
Pittura di paesaggi dai toni pastello che danno il concetto di tenuità al dipinto che è sempre un olio su tela che si trova a San Pietroburgo e che reca la data del 1886. Sulla tela agli occhi di chi osserva, oltre ai colori, si notano a metà della tela, case che sono sul finire del manto erboso e fiorato. È dunque primavera inoltrata come ci testimonia questa balla di fieno, che si vede a inizio tela e l'osservatore immagina anche passanti silenziosi che odono canti di galli e le massaie che affacciandosi da quelle masserie salutano i contadini. Il verde brillante degli alberi fa pensare a chi osserva che non dovremmo trovarci in un posto caldissimo perché altrimenti lo stesso verde degli alberi sarebbe stato polveroso. Mi chiedo come mai Monet non abbia dipinto qui, in questo quadro, una ginestra. Accanto alle case, immagino strade e viuzze che si perdono verso valli e monti e siepi che orlano i lati dei sentieri. Le parti più ampie che si intravedono dalle prime case sulla destra,creano spazi per sostare carri e calessi. Dunque è chiara in Monet, come abbiamo visto anche in altri quadri, un'attenzione naturalistica formale e di colori. Manto erboso e fiorato mosso dal vento, alberi invece fermi e cielo che preannuncia una procella. Monet è un grande ma non ne sono affascinato.Attendo commenti e modi di pensare di chi legge.