Foto e cimeli della mia infanzia

Ciao a tutti!
Nell'articolo di oggi vorrei condividere con voi qualche foto risalente alla mia infanzia (e quindi a non molto tempo fa, a dire il vero).
Ieri sera sono andato a sfogliare vecchi album e cartellette, ed ho trovato dei bei ricordi (nostalgia portami via).
Ma bando alle ciance, direi subito di iniziare con le foto!

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Questo è, in ordine cronologico, il primo degli scatti che ho selezionato.

In realtà, a differenza delle altre, questa non è una foto che ho visto molte volte e che mi viene in mente quando penso alla mia infanzia.
Però ieri, mentre sfogliavo l'album, mi ha colpito particolarmente.
E' stata scattata nel 2001, l'anno in cui sono nato.
E la cosa che mi ha stupito, impressionato, colpito è vedere mio padre (il ragazzo che mi tiene in braccio) così giovane.
Era veramente un ragazzino, e dimostrava di essere ancora più giovane di quello che era.
E vedere un ragazzo (che da questa foto sembra quasi essere un mio coetaneo) con suo figlio, che poi sarei io, in braccio, mi ha suscitato una strana sensazione.
Foto dell'autore

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Foto dell'autore

Ed ecco una delle foto che rappresenta maggiormente la mia infanzia.
Credo che questa immagine risalga ai primi mesi del 2002, quando avevo circa un anno.
Al momento dello scatto ero in Sicilia, sul divano a casa di mia nonna.
Quel giorno mi hanno fatto un vero e proprio shooting fotografico: in giro per casa ci sono numerose foto (tra quelle appese ai muri e quelle presenti negli album) che ritraggono me quel giorno, con quel vestitino e su quel divano blu, ma in posizioni diverse.
Ed io, ecocentrico, contento per le attenzioni che mi venivano date ed attratto da quella macchina che mi veniva puntata in faccia, mi mettevo senza fiatare in tutte le pose possibili ed immaginabili come un vero fotomodello.
Questa foto è stata successivamente stampata su un cuscino, che da più di quindici anni è fermo lì, sullo stesso divano in cui l'immagine è stata scattata, allo stesso secondo piano della stessa casa di mia nonna che ora, però, non c'è più.

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Foto dell'autore

Anche questa è una foto per me molto significativa.
Nello scatto siamo rappresentati io (quello a destra) e mio fratello (quello a sinistra, un anno e mezzo più piccolo di me).
Approssimativamente, credo che sia stata scattata quando ero all'ultimo anno di asilo (quindi nel 2006/2007).
Mi capita ancora molto spesso di vedere questa immagine, perchè i miei genitori quell'anno hanno deciso di stampare una specie di calendario che poi hanno distribuito ai vari parenti ed amici di famiglia - e, come sfondo, hanno deciso di utilizzare proprio questo scatto.
Eravamo nell'età dei "sorrisi moooolto spontanei": appena vedevamo una macchina fotografica improvvisavamo un buffo sorriso a 132 denti.
La foto è stata scattata in camera mia (che è ancora uguale) e l'interruttore della luce, che al tempo mi arrivava alla testa ora, dal mio metro e novantatrè di altezza, mi arriva all'incirca all'anca.

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Ed ecco qui fronte (qui a destra) e retro (in basso a sinistra) di una cartolina inviatami dalla mia fidanzatina.

Ebbene sì, nel periodo a cavallo tra la scuola materna ed i primi anni di scuola elementare ho avuto la mia prima storia d'amore...
Ed anche una delle ultime, se proprio posso essere sincero!
La cartolina è datata 10 agosto 2008, quindi nelle vacanze tra la prima e la seconda elementare.
Lei era in Croazia e, con l'aiuto di sua mamma, ha deciso di inviarmi questo pensierino.
Sul retro, mi ha anche lasciato una emozionante e romantica dedica:
"Al mio moroso,
tanti BACONI
Laura"
E sotto il disegno di un trenino colmo di animali.
Ma appena arrivata la cartolina, resomi conto dell'errore che aveva fatto nello scrivere la parola "bacioni", ho subito corretto la scritta per renderla grammaticalmente corretta (insomma, sono bastardo e perfettino dalla nascita).

Dunque mi sono armato di pennarello verde e, indignato, ho corretto quell'orrore ortografico aggiungendo una I tra la lettera C e la lettera O.

Appena ho rivisto questa simpatica cartolina, che ormai da qualche anno è appesa nel corridoio di casa mia, non sono riuscito a trattenermi dal ridere notando quella correzione e ricordandomi perfettamente l'episodio.
Ogni tanto sul pullman mi capita ancora di vedere e salutare quella ragazza, Laura.
Che ricordi!

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Immagini dell'autore

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E nulla, con questa foto ho concluso.
Spero proprio che a voi sia piaciuto leggere questo articolo tanto quanto a me è piaciuto scriverlo.
Intanto, vi saluto e vi auguro una buona serata.
Alla prossima!