Bitcoin ed il consumo di energia
Nel 2018 si possono ormai contare oltre 1600 criptovalute esistenti per un valore di mercato di $ 369 miliardi. Tuttavia, il Bitcoin continua a contraddistinguersi come il re incontrastato quando si parla delle crypto più popolari e con maggiore capitalizzazione di mercato. Come tutti ben sappiamo, ci sono due modi per ottenere dei Bitcoin: uno è acquistandolo da qualcuno utilizzando monete fiat oppure utilizzando altre crypto di valore equivalente. Iniziata nel 2008, la moneta digitale Bitcoin ha conquistato il mondo. La quantità di elettricità spesa nel processo di estrazione di Bitcoin è diventata essenzialmente un argomento di pesante dibattito negli ultimi anni.
L'altra modalità molto blasonata è quella del mining, pvvero il processo di estrazione di cryptovaluta effettuata risolvendo algorimti matematici complessi utilizzando CPU/GPU con elevato prestazioni computazionali. Con il crescente numero di miners sulla rete, la blockchain rende più difficile verificare le transazioni, o in altre parole, rende più difficile effettuare mining. Inoltre, la conseguenza di maggiore rilevanza è che la quantità di Bitcoin disponibile da minare si riduce di conseguenza. Tutto questo ha portato inevitabilmen ad un notevole aumento del consumo di energia.
Digiconomist stima il consumo di elettricità da parte dei miners di Bitcoin attraverso il suo Indice di Consumo di Energia Bitcoin (BEXI). Secondo i suoi dati, Bitcoin utilizza 67,91 TWh all'anno, che è appena maggiore del Cile, al 40 ° posto nel mondo con 66 TWh. Stimano che la quantità di elettricità utilizzata per transazione sia superiore a 929 kWh, il che equivarrebbe a far funzionare tre lavastoviglie per un anno di fila. Il problema principale è che le cifre stanno aumentando a un ritmo molto più pronunciato e lo sono da settembre 2017.
In realtà, la scommessa più grande per Bitcoin, sarebbe quella di ridurre l'impato ambientale facendo leva sull'energia rinnovabile. L'Agenzia internazionale per l'energia ha dichiarato che l'energia rinnovabile crescerà del 40% entro il 2022 e ha sottolineato che le energie rinnovabili sono dominanti nelle nuove fonti energetiche create. Altri modi per risolvere il problema includono il passaggio da Proof of Work ad una modalità Proof of Stake come fa ad esempio Ethereum. Digiconomist ha stimato che Ethereum usa circa un terzo della quantità di elettricità usata per estrarre Bitcoin.
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