La nostra colorata tribù
Ho sempre amato immergermi del tutto e fantasticare tra i dettagli di ciò che accade intorno a me e mi capita spesso di trovarmi in uno stato percettivo e riflessivo di confine, mi capita esattamente di ritrovarmi
“dentro e fuori, contemporaneamente incantata e ripugnata dall'inesauribile varietà della vita” - F. Scott Fitzgerald
E potrei dire che è così che anche ultimamente ho personalmente vissuto le recenti vicissitudini che hanno animato Steempostitalia.
Oggi però ho sentito l'esigenza e la voglia di andare oltre la linea di confine e dedicarmi anche io, a mio modo, alle questioni relative alla comunità ed in particolar modo ai nostri ( tanto pazienti, ad oggi) leader principali: @buhz & @thenightflier.
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Dedico comunque queste righe a chiunque abbia voglia di leggerle e magari trovare qualche spunto di riflessione per prendere un po' tutto con uno spirito diverso.
La mia patologica loquacità e la mia fervente passione in adolescenza mi portarono spesso ad accese discussioni con chiunque e su qualunque argomento.
Al picco della discussione, mi infervoravo o abbandonavo la discussione, queste erano le mie (pessime) strategie di dialogo, ergo non riuscivo a portare avanti le mie battaglie, lasciandomi intimorire dagli avversari.
Crescendo, alcune delle cose che ho imparato nella vita (oltre a tutte quelle che elenca Paolo Coelho ovviamente) sono:
- il senso di discutere di qualcosa che realmente ci interessi
- il non senso di discutere con chi non è in nessun modo aperto al dialogo
- l'utilità di provare a osservare da diverse prospettive, raccogliere dati, riflettere e provare a immaginare ipotesi, la cui discussione possa portare a circostanziali conclusioni.
- l'importanza di tenere sempre a mente che le nostre sono opinioni e, seppur in certi casi fondate, rimarremo sempre e comunque troppo piccoli e inesperti per poter dare giudizi assoluti su qual si voglia fenomeno
- la necessità di modulare l'oscillazione tra passività e aggressività tramite l'assertività:
un comportamento che permette a una persona di agire nel suo pieno interesse, di difendere il suo punto di vista senza ansia esagerata, di esprimere con sincerità e disinvoltura i propri sentimenti e di difendere i suoi diritti senza ignorare quelli altrui – Alberti ed Emmons
Tutto questo, però, non risulta affatto semplice nella pratica, per me, come per chiunque altro.
Come molti di noi, neanche io ho le idee veramente chiare su ciò che esattamente ha scatenato questo elevato livello di stress all'interno della nostra comunità.
Forse il fatto che non tutti i contributi abbiano lo stesso peso e che qualche opinione conti più delle altre? Beh questo può dipendere dall’autorevolezza e dalle competenze di chi li propone piuttosto che essere inteso come “c'è chi decide le regole e chi si adegua”.
O forse tutto ciò è “semplicemente” legato a tutti i fattori umani che si intrecciano nel momento in cui ognuno di noi si relaziona all'altro: emozioni, aspettative, fantasie, pregiudizi, paure, interessi.
Ma in questi termini non è altro che un movimento fisiologico, il normale gioco delle contraddizioni che si viene a creare tra l incontro di tanti universi.
Seth Godin parla delle contemporanee comunità, chiamandole tribù e definendole come gruppi eterarchici e flessibili di persone connesse l'una all'altra, connesse ad un leader, connesse a idee e valori, gruppi che danno anche a persone comuni il potere di guidare gli altri e realizzare grandi cose.
E a me la nostra comunità sembra proprio una colorata tribù.
Consiglio a tale proposito di vedere questo breve discorso su TED.com di Godin su tribu, cambimento e leadership soprattutto a @thenightflier e @bhuz a cui non chiedo di restare o andare, ma semplicemente valutare... e magari di chiedere a noi, se questa volta è lui ad aver bisogno di qualcosa, e di farlo con apertura e affidamento.
https://www.ted.com/talks/seth_godin_on_the_tribes_we_lead
Insomma è vero che per natura umana determinata e imperfetta, ogni nostra creazione, ogni nostro intento, il frutto di tutto il nostro lavoro rimarrà sempre, a sua volta, determinato e imperfetto.
Ma ciò non significa che esso non sia estremamente meraviglioso.
Ma per riuscirne a vedere in maniera più chiara la bellezza è necessario riuscire ad accettare l'ambiguità, imparare a sostare nell'incertezza e saper andare oltre, perseguendo un lungo processo di continuo rinnovamento.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. - A. Einstein -
In tempi bizzarri e insicuri come quelli in cui stiamo vivendo, una persona ragionevole a volte potrebbe perdere la speranza. Ma la speranza è irragionevole, e l’amore va perfino oltre. Che noi si possa credere nell’inesprimibile benevolenza dell’impulso creativo. - Robert Fripp -
Secondo me hai centrato il punto, poi il discorso di Godin sulle tribù è molto interessante (ne avevo sentito parlare ma non lo avevo mai approfondito) e calzante, anche. Essere assertivi è complesso, io ci provo ma è difficile quando l'emotività ti assale e ti fagocita (che sia rabbia o eccitazione).
Riflessione come sempre costruttiva e chiara, secondo me anche molto utile per tutti! <3
Già essere assertivi è complesso, ma una marcia in più che si ha è proprio la distanza che lo schermo impone... c è tempo per pensare e poi parlare rispetto ai dibattiti verbali diretti, quindi nei contesti virtuali dovrebbe venire un po più semplice... poi ovviamente come dici tu se l emotività ti assale o fagocita, c è poco da fare e neanche uno schermo serve a"schermare".
Ad ogni modo ti ringrazio nawamy, per leggere sempre con vera dedizione e offrire il tuo parere.
Al di là dell essere in accordo o meno, penso questa sia la forma più importante di interazione, ma non è così scontato che avvenga (in primis da parte mia), che sia per mancanza di tempo, di voglia o di interesse, penso sia in realtà ciò su cui individualmente ognuno di noi debba lavorare per "fare gruppo" e crescere
Una bella introspezione con una bella analisi psicologica delle interazioni umane, condita da citazioni di spessore ( Einstein ha detto una sacrosanta verità riguardo il superamento delle crisi). Grazie per il tuo post. Un saluto @giornalista
Grazie sempre a te, per l interesse che mostri e grazie anche alla tua acutezza.
😊
Un saluto entusiasta!
@aditili
😘
Yes!
🙏
😉
Tanti spunti da eloborare internamente, grazie Aditili...aspetta che accendo il cervello e ci penso per un po' ;)
Ahahaha davvero grazie mille a te Camomilla per aver letto e commentanto, nonostante l orario che di per sé aumenta la complessità di elaborazione... poverino il cervello era già pronto a incontrare Morfeo e invece... 😂😂😂😜😜😜.
A parte lo scherzo, davvero sono contenta del tuo parere positivo, è esattamente come dici tu, l obiettivo era proprio quello di dare spunti da elaborare internamente, come singoli e come gruppo, e sono davvero contenta che ti sia arrivato così chiaramente. 🖖🌻
Tutti dalla psicologa e vedrai che si risolve in quattro e quattr'otto!! : D
Scherzi a parte, bellissimo contributo...le dinamiche delle comunità sono complesse e articolate, difficilmente può esistere un consenso unanime in un contesto democratico.
Un abbraccio e complimenti!!
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