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Quel marzolinissimo agosto, ovvero estemporaneo cap. in diretta dalle IMPROBABILI MARZOLINISSIME STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO
Psychiatric Unit
Sostituire il professor Heinz nella direzione del reparto psichiatrico a livello di primario risultava un'impresa di tutto rispetto per il dottor Domenico Neri. Già, poichè a seguito di svariati anni in cui non s'era preso nemmeno una vacanza, era pure giusto che il luminare della scienza Albert Heinz partisse per meritatissime ferie. In quel momento si trovava in Germania, il suo paese natio, per visitare sua sorella che non vedeva da troppo tempo. E poichè quest'ultima viveva nel centro di Bonn, il professor Heinz intendeva approfittare della vacanza per vedere la casa natale di Ludwig van Beethoven con museo annesso contenente documenti del compositore*. Peccato per il professore vedersi le ferie interrotte a distanza di pochi giorni di quiete, a causa dell'assassinio di una donna delle pulizie spagnola avvenuto proprio nei pressi di Bonn, in una zona rurale. La polizia tedesca aveva bisogno di uno psicanalista per risolvere il misterioso delitto e il professor Heinz non aveva mancato di offrirsi per l'incarico. Ma forse, più che incomodo per il luminare della scienza, al quale lo stakanovismo per la verità non incomodava mai, al dottor Neri venne l'ansia da prestazione lavorativa per la prima volta in vita sua. A dispetto di trattarsi di un eccellente psichiatra e dirigente medico di tutto rispetto, ma nel caso specifico il buon dottore si trovava davanti a un reparto problematico dal personale ridotto. Era infatti il mese di agosto, un agosto più marzolino che mai, anzi, marzolinissimo e svariati medici, infermieri e OSS si erano trasferiti a lavorare in altri ospedali fuori città, fuori regione o addirittura emigrati all'estero, dove gli veniva offerto il quadruplo dello stipendio a parità di funzioni. Il dottor Neri non poteva certo biasimarli, dato che l'Italia si trovava ben oltre la frutta da minimo nove secoli. Ed era inoltre la prima volta in vita sua che assumeva le funzioni di primario ospedaliero, che si sarebbero protratte a oltranza perchè il professor Heinz avrebbe lasciato la Germania soltanto a caso di omicidio chiuso. Gli aveva comunicato qualcosa riguardo a un caro amico investigatore del quale la polizia non poteva fare a meno, sicuro di farcela in una sola settimana, ma il dottor Neri era rimasto perplesso. Risolvere un caso di omicidio in sette giorni? Impossibile, gli veniva da pensare, anche se l'amico del professore, un eccentrico uomo russo, soleva affermare che ogni cosa è impossibile finchè non si fa. In ogni caso, la collega Rossi e il caposala Papadopoulos erano sempre pronti ad affiancare il dottor Neri in qualunque evenienza. Specie davanti ai soliti tre pazienti più disadattati del reparto psichiatrico, cioè il perenne indisciplinato Augusto Morelli, ovvero la Hyundai i10 bianca che oramai parcheggiava in pianta stabile nell'auto officina Heinz&soci e le solite FIAT Cinquecento grigie, i due fratelli Elena e Fiorenzo Esposito. Il primo, una causa persa, si trovava per l'ennesima volta in isolamento, data la patente inadattabilità alle basilari regole del vivere civilmente. Quanto ai due fratelli Esposito, anche lì, ben poco da fare, anche se escandescenze delle due FIAT Cinquecento non giungevano a livelli tali da far scattare la misura di sicurezza più drastica del reparto. Non si capiva come, per l'ennesima volta in psichiatria erano circolate copie dell'incriminato STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO, finite in mano ai due ricoverati. Non v'era proprio verso che Elena e Fiorenzo, da parte loro, di obbedire alla regola del reparto, pardón, dell'auto officina Heinz&soci, di far supervisionare previamente dai meccanici tutto quel che alla chetichella finiva nelle loro mani, pardón, gli si cacciasse tra le ruote. E le conseguenze si erano protratte a tal segno che le due utilitarie stavano perfino iniziando ad attirare uccelli con tutta probabilità saprofagi sulle loro sempre più squinternate carrozzerie.
Immagine generata con Bing (dos coches destartalados grises con dificultad de adaptarse a la unidad psiquiátrica)
Sembrava che nonostante i ripetuti sforzi dei due fratelli incel, questi ultimi non erano riusciti a sabotare il matrimonio di Natalina Granata con il suo super ingegnere, Manfredi Palladini, eliminando quest'ultimo come aveva deciso Elena. In qualche punto imprecisato della storia erano riusciti a sposarsi, pure a dispetto del carattere infernale di mamma Fiorina e delle uscite strampalate di papà Anselmo. Ma mica era finita lì: ora che l'incriminata storia s'era ingiallita con un caso di omicidio, era spuntata fuori una cugina della professoressa Granata. Sicuramente un'altra squinzietta, anche lei insegnante, peraltro, sibilava Elena, alla quale faceva eco Fiorenzo. Che come al solito, quale incel da copione, neppure quell'altra avrebbe disdegnato.
-Non c'è dubbio che la malefica Milady sistemerà bene anche questa qui. A differenza di me. A differenza di te- stava dicendo Elena a suo fratello, prima che il caposala sequestrasse loro le malcapitate opere...
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* A Bonn, città tedesca della musica, c'è davvero la casa natale di Ludwig van Beethoven (Beethoven-Haus), con museo annesso. Vedere:
https://it.wikipedia.org/wiki/Beethoven-Haus
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