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Marco, il giramondo a piedi, ovvero...IL RETROCASA ALLO SCOPERTO CAP. XXIII, in diretta dalle MARZOLINISSIME STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO
Per Marco Proietti era giunto il momento del sacco in spalla e partire per luoghi remoti, verso l'ignoto. Fino a poco tempo addietro era arciconvinto che avrebbe vissuto per sempre nel centro multiculturale no profit che lo ospitava oramai da anni. Senza mai muoversi di un millimetro. Ma gli ultimi avvenimenti, che rischiavano di farlo cadere in una profonda depressione, lo avevano portato a prendere la drastica decisione di diventare giramondo, pur dovendo percorrere a piedi qualsiasi distanza a causa delle scarsissime finanze. Che nel suo stato, poteva pure ritenersi fortunatissimo del fatto che gliene fossero giunte, alle sue tasche. A causa di una serie fortunatissima di combinazioni che il suo migliore amico Akim riteneva fermamente Divina Provvidenza, quando il suo monolocale era finito all'asta giudiziaria, era stato possibile ottenere un inesperato surplus. Il quale, ovviamente, una volta saldati tutti i debiti legati alle utenze e i debiti condominiali, per legge spetta al debitore antico proprietario dell'immobile all'incanto. Era accaduto che a dispetto della localizzazione del monolocale, la zona periferica in cui si trovava il relativo condominio era stata non poco valorizzata dalla costruzione di un centro commerciale che allettava parecchio i cittadini e i residenti romani. La presenza del nuovo centro commerciale aveva conseguentemente indotto l'amministrazione cittadina a servire la zona con una buona rete di trasporti pubblici. E a dispetto della scarsa metratura che affliggeva l'immobile, il condominio era stato ristrutturato e rimesso a nuovo in ottemperanza all'ennesima direttiva europea. Il condominio si era avvalso di un superbonus e aveva proceduto ai lavori quando Marco era appena finito a vivere nel centro multiculturale no profit. Vero era che la ristrutturazione aveva generato ulteriori e impagabili debiti in capo a Marco, ma la valorizzazione dell'immobile li aveva di gran lunga superati. Era così avvenuto che a un buon numero di partecipanti all'asta aveva preso a fare gola il monolocale del pover'uomo, complice il fatto che l'immobile si trovava già bello che sgombro e dunque chiunque vi fosse andato a vivere non avrebbe dovuto tribolare per far piazza pulita, dato che il Proietti aveva provveduto a regalare tutta la sua mobilia al centro in cui s'era trasferito. Dunque, dacchè Marco s'era rassegnato a vivere per sempre senza mai più vedere il colore di una banconota e neppure di una moneta, ora, dietro consiglio del direttore della struttura che aveva preso a volergli bene per la sua onestà, compitezza, diligenza e instancabilità nel suo lavoro nelle pulizie dei locali, aveva aperto un conto gratuito presso una fintech online che offriva il beneficio di remunerare somme vincolate in deposito. Perchè cacciare denari sotto il materasso non costituiva minimamente un grande affare.
-Marco, non si diventa ogni anno più giovani- gli diceva il direttore. -Con gli anni che avanzeranno, avrai bisogno di questi soldi. E devi anche farli fruttare in maniera prudente, dato che sono pochini. Sappi che non puoi permetterti prodotti finanziari che promettono grandi guadagni, ma sono caratterizzati dall'alto rischio di perdere il capitale e neppure tenerli fermi in un conto corrente che andrà via via corrodendoli a botta di bolli statali, manutenzione e spese bancarie di ogni genere e specie. Se ti ho consigliato la fintech anzichè Poste Italiane, sta negli interessi più bassi che queste ultime ti consentono. E tu avrai bisogno di fondi che fruttano il più possibile dietro il minore rischio possibile. Questa è comunque una fintech seria e longeva, ecco perchè te l'ho consigliata. Dimenticavo: altrettanto non puoi permetterti di cacciare soldi sotto il materasso in cui dormi.
Nonostante la solerzia dei responsabili della struttura, nessuno infatti si responsabilizzava in caso di eventuali furti, fattacci di non remota probabilità quando si dorme in camerate condivise con numerosi compagni e tra di loro si presenta qualche nuovo arrivato che ancora non si conosce. Senza considerare poi che i denari cacciati sotto il materasso, oltre e non fruttare una cippa, perdono pure di valore a causa dell'inflazione. Dunque Marco Proietti aveva iniziato a studiare nozioni di finanza, all'inizio basiliari, fino a rasentare il medio livello. Il direttore del centro gli lasciava usare qualche desktop della struttura a tal proposito, quando risultava libero. Quando dispositivi liberi non ce n'erano, Marco aveva il permesso di gestirsi autonomamente gli orari delle pulizie per potersi recare nelle biblioteche a consultare appositi manuali. E così aveva finito per farsi una buona cultura, dato che non si limitava ai soli manuali di economia e finanze. Durante quegli anni, Marco Proietti aveva divorato libri di storia, geografia, scienze e letteratura. Aveva incontrato difficoltà maggiori nello studiare da autodidatta l'inglese, che conosceva a malapena a livello scolastico e ora che intendeva girare il mondo praticamente quasi gratis, gli sarebbe servito come il pane. Meglio ancora, gli sarebbero servite come il pane più lingue straniere. Marco in ogni caso non si scoraggiava e il suo caro amico Akim lo aiutava con l'inglese come meglio poteva. Soprattutto in procinto di viaggiare, un cellulare che doveva pure servirgli per studiare, si faceva desiderabile l'acquisisse. Per toccare quanto meno possibile i pochi fondi in tasca, stava valutando un telefono ricondizionato al minor prezzo possibile, ma Akim lo aveva preceduto, regalandogliene uno.
-Akim, non dovevi! Ma perchè?
-Marco, allora perchè tu mi hai dato un tetto sulla testa quando vivevo per strada, senza chiedermi mai niente in cambio? E non eri affatto tenuto a farlo.
Akim però soffriva per il suo migliore amico a causa di un antico motivo. Intuiva che Marco se ne andava in giro per il mondo principalmente a causa sua e di Valentina. Entrambi si erano anni avanti innamorati di lei, quando l'avevano conosciuta all'Osservatorio Astronomico. E Valentina, assieme ai cugini Dante e Luisa, li aveva aiutati quando per mangiare erano entrambi costretti a frugare nei cestini pubblici dei rifiuti. Ma già allora Marco aveva optato per non perdersi nel mondo dei sogni, mentre Akim, ben più giovane di lui e molto più ottimista, si chiedeva in continuazione se e quando avrebbe incontrato di nuovo Valentina. E l'occasione d'oro gli era giunta quando il centro in cui vivevano era riuscito a sistemarlo con il lavoro in un ristorante in collina. Marina e Giuseppe, i genitori della ragazza, ci stavano festeggiando il trentesimo anno di matrimonio e allora Valentina e Akim si erano ritrovati e mai più lasciati. Intuendo che Marco amava la stessa donna, era arrivato a proporgli di dichiararsi pure lui, lasciando scegliere a Valentina tra i due.
-Ma sei matto?- gli aveva risposto l'amico. -Voi due siete perfetti insieme. Perchè mai una ragazza laureata di classe medio-alta, un'insegnante, ora che sappiamo che lavoro fa, dovrebbe scegliere praticamente un senzatetto di una ventina d'anni più vecchio di lei?
-Marco, non sei più un senzatetto da anni...
-Si, certo, grazie al centro che ci ha accolti. Sono un uomo che riesce a campare grazie alla carità in cambio di un servizio di pulizie. E pensi che potrei portarla a vivere qui? A dormire in uno stanzone con altre decine di uomini? Akim, non posso nemmeno offrirle uno straccio di casa.
-Dalle mie parti si vivrebbe con la famiglia di origine...
-E dovrei pure imporre la mia vecchia e ingombrante presenza ai suoi genitori? Cioè, scusa Akim, perchè se lo dovrebbe prendere vecchio, disoccupato e dalla terza media? Per mantenermi lei, poi? Quando può avere te, giovane, bello, istruito e stipendiato.
-Ma nemmeno io ho una laurea. E sono soltanto un cameriere.
-Ma hai comunque un diploma e poi pensi davvero che Valentina si prenderebbe me al posto di un bel ragazzo come te?
-Tu sei un uomo buono...
-Pure tu lo sei. Pure tu. E poi non mi dicevi che Valentina è credente come te? Io sono ateo, lo sai. Quindi è ancora una volta di più compatibile con te e non certo con me.
Akim non aveva insistito, perchè innanzi tutto amava Valentina e non voleva perderla. Sulla questione della fede, poi, il discorso dell'amico non faceva una piega. E in fondo, inoltre, riconosceva che Marco aveva ragione a non volersi illudere. Il Proietti stava però entrando in uno stato depressivo. Akim si era fidanzato con Valentina e il loro matrimonio si avvicinava, ma immaginava che Marco non se la sarebbe sentita di partecipare. Anche se non voleva illudersi, non riusciva a dimenticarla. E la miglior maniera per riuscirci, forse l'unica, l'aveva trovata nel sacco in spalla e via da giramondo a piedi. Il suo vantaggio stava nel fatto che la fintech in cui aveva depositato il surplus dell'asta del suo monolocale era nata per funzionare in parecchi paesi del mondo e in molteplici valute. Anche se Marco si era predisposto di spendere quanto meno fosse possibile, adottando uno stile da viaggiatore in downshifting estremo. Avrebbe pernottato in luoghi di ritrovo culturale in cambio di servizi di volontariato. Normalmente, le offerte di tal genere venivano destinate ai giovani sotto i 30 anni, ma quando mancavano uomini e donne delle pulizie che offrivano la loro manodopera in cambio di solo vitto e alloggio, si faceva eccezione, purchè non si fossero compiuti i 65 anni di età, dato che gli anziani potevano costituire per i gestori un problema costoso a causa di potenziali stati precari di salute. Marco non aveva ancora compiuto i 50 anni e godeva di una salute di ferro. Aveva sempre goduto di ottima salute, dote più unica che rara alle soglie del quarto millennio. E tale preziosa dote gli sarebbe tornata utilissima in giro per il mondo. In mancanza dei luoghi di ritrovo culturale che prendessero personale volontario di mezza età, vi era pur sempre La Settimana del Baratto*: valeva a dire il mettersi a disposizione per lavorare una settimana in una struttura alberghiera, sempre in cambio di vitto e alloggio. Alla sua età e contando sulla sola terza media, anche se oramai Marco si era procurato una cultura di tutto rispetto, sia pur priva di titoli, a furia di bazzicare biblioteche e siti online, poteva aspettarsi strutture ricettive scadenti, ma non gli importava. Qualora si fosse rivelato necessario, avrebbe pure dormito per strada. Un uomo che un tempo non troppo lontano era passato per l'esperienza di rovistare nell'immondizia pubblica per mangiare non temeva affatto condizioni di viaggio che definire precarie significava restarsene più corti delle maniche di un gilè.
Il giorno della partenza si sentì improvvisamente leggero come una piuma, a dispetto del sovrappeso, come gli fosse cascato di dosso un enorme fardello. Anche se il direttore e i responsabili del centro, ma pure i compagni di sventure con i quali aveva stretto amicizia, gli sarebbero mancati non poco.
-Marco, fai buon viaggio. E ricordati che quando vorrai tornare, qui da noi avrai sempre una casa- gli assicurò il direttore, con le lacrime agli occhi.
-Grazie, grazie a tutti!
Marco iniziò a camminare speditamente. Fuori c'era il sole, anche se faceva piuttosto freddino. Era una bella giornata marzolina. Nello zaino in spalla, i suoi pochi abiti più prodotti per l'igiene personale che il direttore e i responsabili del centro non avevano mancato di fargli avere. Più un paio di scarpe di ginnastica di ricambio, sia pure usate, ma in buone condizioni, provenienti dalle donazioni alla struttura. Oltre a tanto, solo due libri, dato che per le letture poteva sempre rivolgersi ai siti e applicazioni gratuite del suo cellulare, il regalo di Akim. La carta pesa, si sa. Ma sempre il caro amico Akim aveva voluto regalargli una piccola Bibbia, edizione King James.
-Lo so che sei ateo, ma te la regalo in nome della nostra amicizia. Credimi che dovessi sentirti triste, la lettura ti aiuterà.
E in nome dell'amicizia con Akim, Marco l'avrebbe conservata con cura.
Un altro libro poi, alquanto misterioso, gli era finito tra le mani prima che andasse destinato al macero. Una delle biblioteche frequentate, infatti, stava facendo piazza pulita di svariate inutilità provenienti da un'epoca compresa tra il ventunesimo e il ventiseiesimo secolo. Ma il titolo lo aveva incuriosito: Memorie di Augustus Lafayette, capitano della NAI e bibliotecario sotto mentite spoglie. Marco aveva allora chiesto, dato che lo dovevano mandare al macero, se invece non avessero potuto regalarglielo e l'assonnato addetto alla reception gli aveva risposto di pigliarselo pure. Ancora non aveva avuto il tempo di leggerlo, ma sicuramente, nella sua avventura da globetrotter, di tempo non gliene sarebbe certo mancato. Marco non aveva la più pallida idea nè di cosa avrebbe trovato nel misterioso volumetto e neppure delle eccentriche e marzoline avventure che lo aspettavano...
Immagine che partecipa realizzata con Bing (la vuelta por el mundo a pie globetrotter de espalda aquarela)
Disclaimer: immagine creata con bing.com (intelligenza artificiale) per seguire le regole del concorso Digitaly crea un'immagine (attraverso l'uso della IA). Quanto al testo, invece, è farina del mio sacco.
https://www.bing.com/images/create
Disclaimer in English: image created with bing.com (artificial intelligence) to follow the rules of the Digitaly competition create an image (through the use of AI). The text, on the other hand, is all my own work.
https://www.bing.com/images/create
Disclaimer en español: imagen realizada con bing.com (inteligencia artificial) para seguir las reglas del concurso Digitaly crear una imagen (mediante el uso de IA). En cambio, el texto es toda cosecha mía.
*Per La settimana del Baratto e qualche altra idea per i viaggi gratis (o quasi) a beneficio di Marco ho preso spunto da qui:
https://www.wanderwave.it/come-viaggiare-gratis-girare-il-mondo-senza-soldi/
Quanto invece al titolo Memorie di Augustus Lafayette, capitano della NAI e bibliotecario sotto mentite spoglie, non esiste😂. Ma è un indiretto riferimento al mio primo giallo, che esiste e del quale mi manca solo di pubblicare l'ultimo capitolo, la postfazione e il video finale
vedere la tuo immagine ia mi porta indietro nel tempo quando si viaggiava con la cartina geografica su carta e non era un mondo iper connesso come e ora !
provero anchio bing per generare qualche immagine con ia 😁
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Diciamo che il povero Marco ha dovuto imparare l'arte di arrangiarsi😂. Meglio se non smanetta troppo il cellulare, anche se vive alle soglie del quarto millennio, trattandosi di un giramondo a piedi, perchè se glielo rubano, poi è fregato😂.
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Thank you very much!