The Diary Game 07/05/2021 - Finally, a little girl! / Finalmente una bambina! [ENG - ITA]

in Italy4 years ago

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Shot of my property


In this story I would like to tell how, after six and a half years, I finally became a dad again.
This time, however, to my great joy a baby girl was born. And this is a rare occurrence in my family tree, as it has always been the males that prevailed. The last female was in fact born more than fifty years ago!

Honestly, I was looking forward to it. We learned that she was female in the sixth month. From that moment, every day, I imagined what it would be like to have a baby girl, mentally used to the fact that the first child is a boy.

This time everything was completely different from the first; first of all my and my wife's age, then also a different awareness, but above all due to the fact that we could not have felt the same emotions given the restrictive provisions in the hospital due to the containment and prevention of contagion, even more so in the very delicate newborn ward.

In the last few days, on the one hand I was calm but on the other the concern that it might arise before the term of the pregnancy, as it had been for the first one, was growing. Surely compared to the first the situation was slightly different and there was a fair chance that it could be completed.

Two weeks before the deadline, the last check for my wife in which of course I could not be present and was normally at work. It was about four o'clock in the afternoon when she called me and said they would be hospitalized immediately to monitor the situation.

That Thursday afternoon I learned that the time was very close. I immediately ran home because I had to help her fill her suitcase and take her to the hospital.
I stayed there for a couple of hours and then had to go home.
From there begins the real anxiety of waiting because we did not know what would happen.
When Friday arrived, I honestly couldn't sit at home doing nothing, so the most natural thing for me was to go to the hospital and stay on the ground floor, but there, ready to be as close as possible.

But that Friday passed without any news and I arrived on Saturday, which passed on the wave of my steps that went back and forth, always on the ground floor of the hospital. Almost at dinner time, sadly I return home.

At 11.30 pm on Saturday 13 February, I jump from the sofa. It was the hospital that warned me of the imminent operation to deliver the baby.
I leave the house, get in the car and I think I haven't driven like that for a long time, when, in short, I was in a hurry. I think I put the tires on the car to the test because in a flash I was already up, in the ward, in a separate room, waiting for my two girls.

At 23.59, a minute before Valentine's Day, Greta was born, but I could only see her for a few seconds, inside the incubator. I would see her again five days later.

The most exciting moment, besides having seen it only for a few seconds, was certainly when I went to pick them up and finally saw them both again.
And at home, in the quiet and tranquility of one's nest, the feeling of immense love that I felt, holding her in my arms, for the first time, just me and her ...

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Shot of my property


Thanks for reading and see you next post!



@mcassani



Versione Italiana

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Scatto di mia proprietà


In questa storia vorrei raccontare di come finalmente, dopo sei anni e mezzo, sono diventato di nuovo papà.
Stavolta però, con mia grande gioia è nata una bambina. E questo è un evento raro nel mio albero genealogico, dato che sono sempre stati i maschi a prevalere. L'ultima femmina è nata infatti più di cinquant'anni fa!

Sinceramente non vedevo l'ora. Siamo venuti a conoscenza del fatto che fosse femmina a sesto mese inoltrato. Da quel momento, ogni giorno, immaginavo di come sarebbe stato avere una bambina, mentalmente abituato al fatto che il primo figlio è un maschio.

Questa volta è stato tutto completamente diverso dalla prima; in primo luogo l'età mia e di mia moglie, poi anche una consapevolezza diversa, ma soprattutto per il fatto che non avremmo potuto provare le stesse emozioni date le disposizioni restrittive in ospedale dovute al contenimento e alla prevenzione del contagio, a maggior ragione nel delicatissimo reparto dei neonati.

Negli ultimi giorni, da una parte ero tranquillo ma dall'altra la preoccupazione che potesse nascere prima del termine della gravidanza, come lo era stato per il primo cresceva. Sicuramente rispetto alla prima la situazione era leggermente diversa e c'erano discrete probabilità che si potesse arrivare a termine.

Due settimane prima del termine, l'ultimo controllo per mia moglie nel quale naturalmente io non potevo essere presente ed ero normalmente al lavoro. Erano circa le quattro del pomeriggio quando mi chiamò dicendomi che l'avrebbero ricoverata subito per monitorare la situazione.

Quel giovedì pomeriggio appresi che il momento era molto vicino. Corsi subito a casa perché dovevo aiutarla a riempire la valigia e portarla in ospedale.
Rimasi lì un paio d'ore e poi dovetti tornare a casa.
Da lì comincia la vera ansia d'attesa perché non si sapeva bene cosa sarebbe accaduto.
Arrivato il venerdì, sinceramente non riuscivo a starmene a casa senza far nulla, cosicché la cosa per me più naturale è stata quella di andare in ospedale e stare al piano terra, ma lì, pronto per essere il più vicino possibile.

Ma quel venerdì passò senza nessuna novità e arrivo sabato, il quale passò sull'onda dei miei passi che facevano avanti e indietro, sempre al piano terra dell'ospedale. Quasi all'ora di cena, mestamente ritorno a casa.

Alle 23.30 di sabato 13 febbraio, sobbalzo dal divano. Era l'ospedale che mi avvisava dell'imminente operazione per far nascere la piccola.
Esco di casa, salgo in macchina e penso che non guidavo in quel modo da molto tempo, quando, insomma andavo di fretta. Credo di aver messo a dura prova le gomme della macchina perché in un battibaleno ero già su, in reparto, in una sala separata, in attesa.

Alle 23.59, un minuto prima di San Valentino è nata Greta, ma ho potuto vederla solo qualche secondo, dentro l'incubatrice. L'avrei rivista ben cinque giorni dopo.

Il momento più emozionante, oltre ad averla vista solo per qualche secondo è sicuramente stato quando sono andato a prenderle e le ho riviste, entrambe, finalmente.
E a casa, nella quiete e tranquillità del proprio nido, la sensazione di immenso amore che ho provato, nel tenerla in braccio a me, per la prima volta, solo io e lei...

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Scatto di mia proprietà


Grazie per aver letto e arrivederci al prossimo post!



@mcassani

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Congratulations for you!! Baby is so cute😍😍😍😍

Thank you very much!

WoW non poteva scegliere giorno migliore per arrivare tra le braccia di mamma e papà.. certo la pandemia vi ha messo a dura prova e vi ha separato per un po' l'importante che alla fine sia andato tutto bene.
Comunque mi hai fatto emozionare parola dopo parola con quella inquietudine mista a euforia di voler incontrare al più presto la tua bambina.

Grazie @mikitaly, sì è andato tutto bene. È stata dura aspettare e mi fa piacere che ti sia emozionata. Non è facile raccontare ciò che si prova ma è bello quando si riesce a suscitare qualcosa di positivo condividendolo.

🥰🥰🥰
Congrats ! Welcome at the baby girl

Thanks a lot 🥰