Una macchina fotografica senza elettricità che può vedere alla velocità della luce

Riesci a immaginare un mondo in cui le fotocamere non solo catturano immagini, ma comprendono ed elaborano anche le informazioni istantaneamente, senza la necessità di grandi quantità di elettricità o potenza di calcolo? I ricercatori dell’Università di Princeton e dell’Università di Washington lo hanno appena reso realtà.

Il team che aveva già sorpreso il mondo creando una fotocamera grande quanto un granello di sale, ha fatto un ulteriore passo avanti sviluppando un nuovo tipo di fotocamera compatta che funziona con la luce e non con l'elettricità, permettendole di riconoscere oggetti alla velocità della luce, questo rappresenta un passo da gigante per l'intelligenza artificiale e la visione artificiale.

Questa tecnologia può rivoluzionare il modo in cui i dispositivi intelligenti percepiscono il mondo, mentre le fotocamere tradizionali catturano immagini e poi inviano i dati a un processore, questa nuova fotocamera elabora già le informazioni nel momento in cui la luce la attraversa, questo è possibile solo grazie alle meta superfici, un materiale artificiale che non piega la luce come i tradizionali vetri o lenti in plastica, ma diffrange la luce attraverso microscopiche nanostrutture, eseguendo calcoli complessi all'istante e inviando solo i dati essenziali per l'analisi, in altre parole questa fotocamera capisce già ciò che sta vedendo prima ancora che l'immagine si formi.

Ciò significa che la telecamera può rilevare oggetti e prendere decisioni in tempo reale senza dipendere da grandi computer o server nel cloud. Ciò potrebbe avere un impatto diretto su tecnologie come le auto a guida autonoma, la realtà aumentata e persino i robot umanoidi, la cosa più impressionante è che questa fotocamera non solo cattura immagini, ma organizza e riporta anche i dati visivi in ​​modo intelligente.

Per capirlo meglio, immagina di guidare un'auto autonoma invece di una telecamera tradizionale che cattura l'intera strada e un processore che deve analizzare tutti i dettagli, questa nuova tecnologia identificherebbe automaticamente pedoni, semafori e altri veicoli in tempo reale senza necessità di post-elaborazione.

Questo approccio è molto simile a come funzionano gli occhi di alcuni animali, ad esempio la libellula e la canocchia possono rilevare informazioni che gli occhi umani non percepirebbero mai come la polarizzazione della luce. Ora gli scienziati stanno applicando questo concetto al mondo della visione artificiale, la nuova tecnologia è ancora in fase sperimentale, ma gli scienziati ritengono che potrebbe cambiare completamente il modo in cui le macchine e le intelligenze artificiali percepiscono il mondo.

I robot umanoidi potrebbero interagire con l’ambiente senza la necessità di un supercomputer interno, gli occhiali per la realtà aumentata potrebbero funzionare senza richiedere batterie di grandi dimensioni o elaborazioni pesanti, e i sistemi di sicurezza potrebbero rilevare istantaneamente le minacce senza dipendere da server esterni e, naturalmente, le auto autonome potrebbero diventare ancora più sicure ed efficienti, elaborando il traffico in tempo reale con un consumo energetico inferiore.

Stiamo solo grattando la superficie dicono i ricercatori, se questa tecnologia continua ad avanzare potrebbe rappresentare una vera rivoluzione per l'intelligenza artificiale e la visione artificiale, ma credete che questa innovazione possa davvero trasformare la tecnologia che utilizziamo quotidianamente o sarà che come tante altre scoperte rivoluzionarie ci vorranno ancora anni per diventare accessibili a noi.

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