L'ultimo cerino - The last match [MULTILANGUAGE]

Gian Piero Gasperini è senza dubbio uno dei tecnici più stimati dell'intero panorama calcistico italiano. Nei nove anni trascorsi all'Atalanta, è riuscito sempre, tranne rarissime eccezioni, a migliorare la performance della squadra rispetto alla stagione precedente, nonostante gli sia toccato, praticamente ogni estate, ripartire da zero, per via dei movimenti di mercato.

L'Atalanta, prima del suo arrivo considerata una semplice provinciale, capace di galleggiare a metà classifica nelle annate migliori e di fare la spola tra Serie A e cadetteria in quelle peggiori, si è affermata come realtà europea di tutto rispetto, tanto da diventare il primo club tricolore ad affermarsi in Europa League negli ultimi venticinque anni, ovvero dal cambio di nome e formula della competizione.

Il suo più grande merito sembra essere quello di saper lavorare e far maturare in fretta i giovani di talento e non a caso il nome di Gian Piero Gasperini figura anche tra gli allenatori capaci di vincere il prestigioso Trofeo internazionale di Viareggio, dedicato proprio alle rappresentative giovanili.

_{La Juventus, allenata da Gian Piero Gasperini, vincitrice del Torneo di Viareggio del 2003. Immagine di pubblico dominio}

Al termine della passata stagione, nella quale ha condotto l'Atalanta al terzo posto finale in classifica, davanti a grandi storiche del nostro calcio, come Juventus, Roma, Lazio e *Milan, le strade della società bergamasca e di Gasperini hanno cominciato a separarsi.

Il tecnico ha rifiutato le proposte di rinnovo contrattuale offerte dalla famiglia Percassi (la scadenza dell'accordo con il club bergamasco è fissata per giugno 2026) e contemporaneamente ha iniziato a guardarsi intorno, in cerca di nuove avventure e stimoli diversi.

In questo scenario si pone l'incontro avvenuto a Firenze nelle ultime ora tra la dirigenza della Roma e l'ormai ex allenatore dell'Atalanta. Per convincerlo a sposare il progetto giallorosso e provare a replicare i "miracoli" visti a Bergamo, i Friedkin si sono spinti ad offrire un contratto a dir poco sontuoso: triennale da cinque milioni a stagione, più due di bonus facilmente raggiungibili.

_{Tifosi della Roma radunati allo Stadio Olimpico per la vittoria della Conference League del 2022. Sergio Tizi, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons}

Da quel che riportano i giornali (che è bene ricordare, ormai difficilmente ci prendono), l'incontro sembra essersi concluso con reciproca soddisfazione, anche se, a strana chiosa della notizia, è stato reso noto come lo stesso Gasperini abbia chiesto ulteriori 48/72 ore di tempo per riflettere sulla proposta.

Le motivazioni sarebbero legate ai paletti del fair play finanziario, che ridurrebbero di molto l'autonomia sul mercato della Roma, ma soprattutto ad un inaspettato colpo di scena: la Juventus, rimasta orfana di Antonio Conte, deciso a continuare col Napoli, avrebbe scelto di puntare proprio sul tecnico dell'Atalanta per il prossimo futuro.

Gasperini, oltre ad essere nativo di Grugliasco, paese alle porte di Torino, è da sempre tifoso bianconero, ma ne è stato anche calciatore e condottiero delle squadre giovanili, per un periodo complessivo, tra campo e panchina, di quasi vent'anni.

Gasperini, secondo da sinistra accosciato, in una formazione primavera della Juventus, annata 1976/77. Immagine di pubblico dominio

Per lui un accordo con la Signora significherebbe a 67 anni, dopo tanto girovagare, un ritorno a casa. L'ultima grande avventura della sua carriera, prima di appendere verosimilmente la lavagnetta al chiodo e godersi la pensione, magari da profeta in patria.

In fondo, come molti addetti ai lavori si sono spinti ad osservare, se le scelte fossero davvero queste, difficilmente Gasp potrebbe preferire la Roma, tenendo in considerazione anche che, oltre ai discorsi fatti poco sopra, i giallorossi giocheranno l'anno prossimo in Europa League, mentre Madama sarà impegnata in Champions League.

Contratto, prestigio, vicinanza a casa, possibilità di muoversi sul mercato e, non da ultime, questioni di "cuore". Tutto lascerebbe supporre che alla fine la Juventus possa essere la destinazione naturale e d'altra parte, se così non fosse, avremmo l'ennesima riprova che a Torino regna un caos talmente ingovernabile da allontanare chiunque.

Juve o Roma, a chi rimarrà in mano il cerino?