Il successo della Kings League - The Kings League success [MULTILANGUAGE]
Visem, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
FINALE TRA COLOMBIA E BRASILE |
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Non sono ancora disponibili i dati dei biglietti venduti per la finale che si terrà domani, domenica 12 gennaio, all'Allianz Stadium di Torino, ma a giudicare i numeri fatti registrare dalla Kings League World Cup Nations sul web, principale canale di diffusione dell'evento, stiamo parlando di un successo forse addirittura inaspettato.
Per la giornata delle semifinali, disputate ieri, si è arrivati a contare oltre tre milioni di device connessi con i vari canali ufficiali dell'evento, per un pubblico stimato di circa dieci milioni di spettatori. Numeri ovviamente ancora ben lontani dalla popolarità del calcio tradizionale, ma in grado di far impallidire qualsiasi forma di calcio "ridotto", che sia esso a cinque, sette o otto giocatori per squadra.
La Kings League, che tra qualche settimana vedrà debuttare anche il primo campionato italiano della storia, ha acquistato un seguito crescente di appassionati e sembra destinata a diventare sempre più popolare, soprattutto tra i più giovani.
SconosciutoUnknown author, Public domain, da Wikimedia Commons
L'idea del fondatore dell'intero circuito Kings League, ovvero la geniale ex stella del Barcellona, Gerard Piqué, è proprio quella di catturare il favore delle nuove generazioni, la cui soglia di attenzione verso il calcio tradizionale è sempre più bassa.
Lo spettacolo in questo caso è studiato proprio per mantenere costante la tensione, con imprevisti e colpi di scena in grado di condizionare o ribaltare in un attimo l'intero andamento della partita, prevista in due tempi da venti minuti.
Ogni squadra, prima del fischio di inizio, pesca a sorte una "Secret Card", da riscattare nel secondo tempo nel momento scelto dal "presidente". I bonus previsti sono goal dal valore doppio per 4 minuti, l'espulsione a tempo di un avversario, la possibilità di calciare un rigore o uno shootout.
A sinistra, Gerard Piqué, fondatore della Kings League. Tasnim News Agency, CC BY 4.0, da Wikimedia Commons
Si parte a giocare in due contro due, con l'aggiunta di un giocatore per squadra ogni minuto, fino al canonico sette contro sette del quinto minuto. Negli ultimi due giri d'orologio del primo tempo a decidere quanti giocatori restano in campo ci pensa un dado, tirato da un incaricato sugli spalti.
Ogni squadra ha inoltre a disposizione la possibilità di battere un calcio di rigore aggiuntivo, dal quinto al trentottesimo minuto, con l'unica condizione che sul dischetto deve obbligatoriamente presentarsi il presidente della squadra, anche se il rigore presidenziale può tuttavia essere sostituito da uno shootout (giocatore contro portiere, con il primo che parte da centrocampo e ha a disposizione cinque secondi per tirare), calciato da un qualsiasi membro della rosa.
E se ancora non vi basta è bene sapere che, per aggiungere ulteriore imprevedibilità ai match e fare in modo che le partite rimangano godibili fino alla fine, tutti i goal segnati negli ultimi due minuti (più recupero) valgono doppio.
Ammetto che dopo un primo "innamoramento" della versione spagnola della Kings League, il mio interesse era rapidamente scemato, forse anche per la mancanza di una squadra per la quale appassionarsi, ma l'esperienza dei mondiali ha totalmente stravolto la mia percezione.
L'Italia non ha avuto il percorso sperato, eliminata dopo le due sconfitte con Giappone, nella giornata iniziale, e Spagna, ma mi sono ritrovato ugualmente a guardare con partecipazione anche match come Arabia Saudita-Uzbekistan o Turchia-Ucraina, che probabilmente nel calcio a undici avrei evitato per mancanza di interesse.
La finale la disputeranno la Colombia, del sensazionale portiere Camilo Mena, e il Brasile, del capocannoniere del torneo (14 goal in 4 partite) e probabilmente miglior giocatore del mondo del calcio a sette, Kelvin Oliveira.
Vinca il migliore, in attesa della Kings League italiana, che a questo punto temo diventerà per me un appuntamento fisso.
P.S. - E se le profezie della geniale @pousinha, con il calcio destinato a scomparire in favore del "calcetto", si rivelassero clamorosamente esatte?
P.P.S. - @lupega, @dim753, assisterete alla partita?
Statemi bene, alla prossima!
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Sembra interessante, dovrò pensarci.
So che non sei un grande fan del calcio, ma questo è un'altra cosa, molto più veloce e divertente
Per dire tutta la verità, sin dal ventiseiesimo secolo (o fine venticinquesimo😂) in favore degli scacchi ancora più che del calcetto (più che altro relegato agli ambienti scolastici nel trentesimo secolo😂).
Fà 'i stess amica mia 😄, è comunque una "profezia" che potrebbe presto avverarsi. Anzi, per quanto è diventato poco credibile il calcio oggi, spero proprio tu abbia ragione
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Chissà se allora si materializzerà pure il bibliotecario sotto mentite spoglie Augustus Lafayette (acci acci...non potrò incontrarlo di persona per ovvie ragioni, dato che nel ventiseiesimo secolo sarò decomposta da tempo immemore😂😂😂😂)...
Quando ero più giovane ho avuto alcuni problemi con il gioco d'azzardo, creava dipendenza, ho promesso a mia madre di non giocare più, ho scritto questo post qui o ne parlo.
Attualmente seguo la mia squadra del cuore, il Deportivo Independiente Medellín, guardo le partite, ma non faccio scommesse, l'ho promesso e so che è probabile che tornerò in quel mondo di dipendenza dal gioco d'azzardo da cui è così difficile uscire.
https://steemit.com/hive-184714/@dim753/diginnasio-la-fortuna-esiste-does-luck-exist
Cadere nella trappola del gioco d'azzardo purtroppo è molto semplice e può succedere a tutti. Hai preso la decisione giusta.
Ogni tanto, se vuoi, puoi fare qualche post sul campionato colombiano, sarebbe interessante, un saluto!