Il ratto di Internet - The Internet rape [MULTILANGUAGE]

WEBICIDIO |
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Da ormai un anno, chi effettua le proprie ricerche su Google si sarà di certo accorto della grande novità, la funzionalità AI Overview. Si tratta di una risposta rapida, basata su concetti estrapolati da varie fonti Web con l'ausilio dell'Intelligenza Artificiale, fornita dal noto motore di ricerca a fronte delle domande poste dagli utenti.
Per il momento questa funzionalità è legata esclusivamente a coloro i quali posseggono un account del colosso di Mountain View e non si applica a chi naviga in maniera "anonima", ma secondo quanto comunicato nelle scorse settimane tutto ciò verrà presto esteso a tutti.
Google punta al miglioramento dell'esperienza di navigazione per gli utenti, che vedono velocemente soddisfatte le proprie curiosità, ma di certo anche (o soprattutto) al proprio benessere: da un recente studio condotto da SEO BrightEdge sembra che l'uso del noto motore di ricerca sia cresciuto di quasi il 50%.
Website: Google Inc.Screenshot(latest version): es:Usuario:EEIM, Public domain, via Wikimedia Commons
Sotto un certo punto di vista, per gli internauti si è trattato di un upgrade nella navigazione, una specie di boccata d'aria fresca che permette di evitare quei contenuti web, ormai sempre più numerosi, tendenti a badare più alla SEO che al valore di quanto offerto.
Dall'avvento di IA Overview abbiamo infatti iniziato ad evitare quelle pagine infinite, sempre più diffuse e che si perdevano in un mare di parole e concetti ripetuti fino alla nausea, ma anche banner pubblicitari invasivi e frustranti, aperti sempre nei momenti peggiori, oltre alle ormai arcinote finestre dei cookies.
L'altra faccia della medaglia però rischia di pesare sull'ipotetica bilancia molto di più del beneficio. Sempre il medesimo studio ha infatti evidenziato come i click sui singoli siti web elencati da Google, ovviamente posti sotto il responso di IA Overview, abbiano invece subito una paurosa contrazione del 30%.
I fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin. Ehud Kenan, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons
In altre parole, sempre più persone tendono a farsi bastare il sunto iniziale fornito dall'Intelligenza Artificiale, senza approfondire la sua attendibilità tra le varie fonti. Un bel problema per chi contava sulle risorse pubblicitarie, generate dal proprio sito web e che si è trovato schiacciato da un gigante contro il quale è impossibile combattere.
Google sfrutta il lavoro di migliaia di creators digitali, lo elabora senza consenso alcuno e senza riconoscere nulla, da un punto di vista economico, a chi lo ha effettivamente realizzato. Semplicemente se ne appropria, servendolo fresco e pulito a chi cerca risposte sul Web.
Non so se si possa esattamente parlare di "furto", ma ad occhio e croce tutto ciò ci assomiglia molto. Ma non basta, perché esiste un'altra questione da non sottovalutare: quanto ancora i creators continueranno effettivamente a produrre contenuti informativi, in uno scenario in cui sono destinati ad essere inglobati da Mountan View?
Google Inc., Public domain, via Wikimedia Commons
Il problema è stato ufficialmente sollevato e Google, secondo l'idea di molti, sarà costretta in futuro a riconoscere qualcosa ai proprietari dei contenuti, ogni qualvolta una risposta fornita da IA Overview prenderà spunto da essi.
L'alternativa in fondo, ovvero un progressivo impoverimento della galassia Internet, non conviene a nessuno, tanto meno alla stessa Google. Ma sarebbe curioso notare come, dopo anni di dibattiti sui rischi collegati all'Intelligenza Artificiale, la sua prima "vittima" potrebbe diventare proprio quel mondo che tanto orgogliosamente l'ha creata.
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Ecco il perchè della novità...
"Ma sarebbe curioso notare come, dopo anni di dibattiti sui rischi collegati all'Intelligenza Artificiale, la sua prima "vittima" potrebbe diventare proprio quel mondo che tanto orgogliosamente l'ha creata."
Mi fa venire in mente una possibile guerra robotica che non sia mai potrei mettere in atto per le STORIE DAL TRENTESIMO SECOLO😂. Non saprei quando, però, dato che il brodo s'è allungato smisuratamente e difatti nemmeno io mi aspettavo che avrebbe preso la piega che ha preso, la suddivisione in più sezioni e il multigenere (dovrò più avanti andare ancora a risolvere l'omicidio di Valeria, ma comunque so già chi è l'assassino😂).
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E perché no, potrebbe essere uno sviluppo molto interessante e probabilmente non così improbabile dal veder realizzare in un prossimo futuro 😄
Se ci riesco prima di tirare le cuoia (il brodo è luuuungoooo😂😂😂😂), accontento i lettori mettendo in atto la guerra robotica😂
😄 ottima idea!
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Wow, @frafiomatale, this is a thought-provoking piece! The term "WEBICIDIO" immediately grabs your attention, and your analysis of Google's AI Overview is both insightful and alarming. You've clearly articulated the double-edged sword of AI-driven search: convenience for users versus the potential demise of content creators. The shrinking click-through rates are a serious concern.
The question you pose about the future of content creation in this landscape is critical. Will creators continue to produce if their work is simply absorbed by Google without recognition? This is a conversation we need to be having!
Thank you for bringing this important issue to the Steemit community. I'm eager to hear what others think – what are your thoughts on Google's AI Overview and its impact on the web? Let's discuss in the comments!