REGULAR SEASON, DAY 3 (I parte)

Parti precedenti:

• Post introduttivo
• Day 1 - Parte I
• Day 1 - Parte II
• Day 2 - Parte I
• Day 2 - Parte II

📝 I risultati e gli eventi salienti dei match sono stati realizzati sfruttando le capacità predittive di ChatGPT, che ha simulato le partite tenendo conto dei parametri reali dei calciatori, inclusa una piccola percentuale di casualità.

Tuttavia, la parte testuale è scritta interamente dal sottoscritto, quindi originale nella sua interezza.

Questo il programma delle partite della III giornata:

• Lazio vs Juventus (Gruppo A), ore 16
• Verona vs Sampdoria (Gruppo B), ore 17
• Bologna vs Parma (Gruppo A), ore 18
• Napoli vs Atalanta (Gruppo B), ore 19
• Fiorentina vs Milan (Gruppo A), ore 20
• Roma vs Inter (Gruppo B), ore 21

LAZIO - JUVENTUS

• Lazio: Lazio: Marchegiani, Favalli, Nesta, Nedved, Veron, Bruno Giordano, Chinaglia. All. Eriksson, Pres. Di Canio

• Juventus: Buffon, Scirea, Chiellini, Pirlo, Davids, Del Piero, Cristiano Ronaldo. All. Lippi, Pres. Platini

Cronaca:

Con una vittoria e una sconfitta nelle prime due giornate, Lazio e Juventus si affrontano in quello che assume le sembianze di un vero e proprio spareggio per raggiungere i playoff. Perdere un'altra partita infatti potrebbe mettere le due rivali in una situazione piuttosto complicata nelle due gare restanti della regular season, cosa che si trasforma in una tensione piuttosto evidente fin dall'inizio.

L'atteggiamento delle squadre è prudente, ma la partita si accende al terzo minuto, quando Del Piero traduce in un goal da due passi il preciso assist di Scirea. Si passa al cinque contro cinque, ed un minuto dopo è Veron a pennellare per la testa di Chinaglia, che salta in testa a Chiellini e pareggia.

Il dado del diciottesimo minuto decreta tre contro tre ed è la Lazio a sfruttare meglio i momenti di possesso palla. Nedved impegna Buffon con un paio di bolidi da fuori, ma le risposte del campione del mondo 2006 mantengono la partita in equilibrio.

_{Immagine creata con Leonardo.ai}

I primi cinque minuti del secondo tempo confermano la situazione vista nella prima frazione e così il presidente della Lazio, Paolo Di Canio, chiama il rigore presidenziale. Rincorsa quasi inesistente e tiro letteralmente spedito addosso a Buffon.

Si rimane sull'uno a uno e tre minuti dopo sono i bianconeri a cercare di rompere la parità, riscattando la carta bonus: Goal X2! Intimidita dalla possibilità di subire un goal pesantissimo, la Lazio si ritira progressivamente indietro, scatenando però l'istinto "killer" di Cristiano Ronaldo, che con un azione personale segna il punto del 3-1 al 28'.

Anche i capitolini si giocano la carta: Shootout! Veron parte da centrocampo, ma ancora una volta è un Gigi Buffon in formato super a chiudere lo specchio della porta. I bianconeri comprendono che è il momento di assestare il colpo di grazia all'avversario: Michel Platini chiama il rigore presidenziale che trasforma con un rasoterra preciso all'angolino.

La Lazio sembra tramortita, anche se Veron la riporta in partita al 35' con un gran goal su punizione. Negli ultimi due minuti eventuali marcature valgono doppio, ma il fortino bianconero regge. Finisce 4-2 per la Juventus, che sale così a sei punti in classifica.

VERONA-SAMPDORIA

• Verona: Giuliani, Fontolan, Tricella, Di Gennaro, Fanna, Elkijaer, Galderisi. All. Bagnoli, Pres. Corso

• Sampdoria: Pagliuca, Mihajlovic, Mannini, Jugovic, Seedorf, Vialli, Mancini. All. Boskov, Pres. Tedeschi

Cronaca:

Partita da dentro o fuori per il Verona, che ha deciso di schierare per questa Fanta Kings League Serie A praticamente tutta la formazione campione d'Italia nel 1985, mentre con quattro punti raccolti nelle prime due giornate i liguri sembrano affrontare l'impegno con maggior rilassatezza.

E sono i gialloblù a sbloccare nel 2vs2 iniziale, con Elkijaer e Giuliani bravissimi a triangolare in modo da far perdere i riferimenti difensivi a Roberto Mancini. L'ex tecnico della nazionale non riesce a replicare e si arriva così al 3vs3, nel quale però è ancora il Verona ad andare vicino al goal.

Il dado decide che si gioca in 3vs3 anche gli ultimi due minuti del primo tempo, con Galderisi da una parte e Seedorf dall'altra a cogliere due clamorosi pali che impediscono al risultato di cambiare. Boskov catechizza i suoi nell'intervallo, chiedendo una maggiore aggressività, mentre sulla panchina veneta i calciatori si abbracciano e si incoraggiano a vicenda.

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Le urla del tecnico blucerchiato sembrano aver fatto presa sul gruppo, perché la Sampdoria torna in campo con un piglio ben diverso. Jugovic pareggia al secondo minuto, sfruttando uno scivolone di Tricella, e Vialli, appena trenta secondi dopo, si divora il goal del 2-1.

E' tempo dei rigori presidenziali, chiamati dalle due squadre nello stesso momento per un fine gioco tattico. Segna Tedeschi, che porta momentaneamente in vantaggio i liguri, pareggia Corso, con un tiro solo intuito da Pagliuca.

Si aspetta il 32' per la prima carta, giocata dal Verona: "Power Play". Fuori Vialli per i prossimi cinque minuti, ma in quel momento anche i blucerchiati riscattano il bonus: "Jolly", trasformato in un calcio di rigore. Il calciatore designato sarebbe Vialli, ma è fuori e sul dischetto si presenta Jugovic, rigorista che nel 1996 regalò con il suo goal la Champions League alla Juventus.

Il serbo non sbaglia e fa 3-2. Bagnoli ordina l'arrembaggio per gli ultimi minuti, ma il contraccolpo psicologico dell'essere passati in svantaggio anche nella miglior partita giocata fin qui, sembra azzerare le energie del Verona. Non segna più nessuno ed è la Samp a portarsi a casa una importantissima vittoria.

Bologna-Parma

• Bologna: Mario Gianni, Monzeglio, Andreolo, Bulgarelli, Haller, Pascutti, Schiavio. All. Motta, Pres. Tomba

• Parma: Ballotta, Thuram, Cannavaro, Dino Baggio, Brolin, Zola, Crespo. All. Scala, Pres. Gnocchi

Cronaca:

Un po' come il Verona, appena sceso in campo, anche il Bologna si trova nell'assoluta necessità di centrare i tre punti, dopo le prime due sconfitte. Al Parma, che ha raccolto una vittoria e una sconfitta, potrebbe andar bene anche un pareggio, ma un derby è sempre un derby e tutti scendono in campo per vincere.

Succede poco nelle fasi iniziali, con la partita che si scalda solo in situazione di 7vs7. A metà del primo tempo, da azione di calcio d'angolo, nasce una mischia in area bolognese: il più lesto è Thuram, che con la punta del piede devia alle spalle di Gianni.

Il Parma gioca sul velluto ed appena due minuti dopo trova il raddoppio con Crespo, servito molto bele da Brolin. La gara sembra già finita, ma la Kings League è studiata apposta per non far mai scendere la tensione. Il dado decreta uno spettacolare 1vs1 e Bulgarelli azzecca il tiro vincente da centrocampo, non controllato da Dino Baggio.

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Ripresa scoppiettante, con il Bologna che si gioca subito la carta bonus: rigore! Pascutti dal dischetto non sbaglia e ora siamo in parità, 2-2. Sulle ali dell'entusiasmo, il presidente Tomba chiama il rigore presidenziale: a differenza delle altre volte prende una lunga rincorsa, ma stampa ancora una volta il tiro sulla traversa.

Niente sorpasso e bonus esauriti per i rossoblù, che ora devono solo resistere. Il Parma gioca la sua carta: "Goal X2", sfruttata perfettamente da Gianfranco Zola, abile a trasformare un calcio di rigore fischiato per un fallo in area commesso da Andreolo su Crespo.

Manca ancora il rigore presidenziale, che Gene Gnocchi realizza, prima di essere letteralmente sepolto dagli abbracci dei suoi. Bologna coraggioso, ma di nuovo pesantemente sconfitto, 5-2.

Alla prossima per le restanti partite della terza giornata!

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