Robot con pelle autorigenerante

in Italy2 months ago

Robot con pelle autorigenerante




Meglio del T-1000


Hai mai immaginato di guardare un T-1000 di Terminator 2 e pensare: un giorno esisterà? Ebbene, forse si stanno creando le prime scintille di qualcosa in quella direzione. Gli ingegneri dell'Università del Nebraska hanno creato un muscolo robotico che non solo si muove, ma rileva anche quando è danneggiato, guarisce se stesso e si riavvia come se nulla fosse successo.


L'innovazione rappresenta un interessante passo avanti nel campo della cosiddetta robotica soft, un ambito che cerca di replicare i sistemi biologici con materiali flessibili, il muscolo artificiale creato dai ricercatori è composto da tre strati che lavorano in armonia.



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Meccanismo “pelle” di autoguarigione


Alla base una pelle elettronica in silicone con micro goccioline di metallo liquido rileva l'esatta posizione del danno, al centro uno strato termoplastico rigido che può sciogliersi nuovamente con il calore e in alto un attuatore che muove il muscolo sfruttando la pressione idraulica, come se fosse un vero tessuto organico, ma la cosa più impressionante è il meccanismo di autoriparazione.


Quando la pelle rileva una rottura, reindirizza la corrente elettrica verso la zona danneggiata, trasformandola temporaneamente in un riscaldatore. Questo calore scioglie lo strato intermedio, sigillando autonomamente il danno, e una volta terminata la riparazione, il sistema stesso cancella la registrazione della ferita sfruttando un fenomeno che fino ad ora era considerato un problema in elettronica, l'elettromigrazione.


Gli ingegneri hanno sostanzialmente trasformato un problema tecnico e uno strumento di rigenerazione, nonostante non abbiano ottenuto molte immagini reali dell'innovazione, immaginate sensori biomedici che si curano da soli dopo una caduta o furti agricoli che si autoriparano dopo il contatto con spine e rami, aumentando la loro vita utile, e prevenendo lo scarto prematuro questa tecnologia può anche ridurre drasticamente i rifiuti elettronici, un problema crescente che minaccia sia l'ambiente che la salute umana.



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L'importanza della scoperta.


L'invenzione è stata riconosciuta a livello mondiale, il progetto è stato finalista per il premio per il miglior articolo alla più grande conferenza mondiale sulla robotica, l'ICRA, il risultato non è solo tecnico, è simbolico, stiamo imparando dal corpo umano a dare una reale autonomia alle macchine, non solo per agire ma per sopravvivere, in un mondo dove la robotica è sempre più presente, la capacità di rigenerarsi può essere lo spartiacque tra robot usa e getta e sistemi resilienti durevoli e chissà "quasi vivo".


Questa tecnologia ci fa ripensare i limiti tra biologico e artificiale. Potrebbe essere che in futuro avremo robot che guariscono come gli esseri umani o forse meglio di noi? Il confine tra organismo e macchina sta svanendo ad ogni nuovo progresso.



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Se la memoria non mi inganna, penso che la pelle esterna del t-1000 non si sia rigenerata, in una parte del film, il concierge del motel si rivolge al t1000 chiedendo se ha un gatto morto, erano le ferite sulla pelle che stava marcendo.

Quell'invenzione è migliore.

Saluti

il concetto di robot e umano si assottiglia sempre di piu in quanto anche noi siamo macchine biologiche
andando avanti con il progresso tecnologico scientifico avremo sempre piu dimestichezza con queste sbalorditive rigenerazioni fino a qualche tempo fa impensabili